La prima pista affronta differenti declinazioni dell’idea di verità nella discussione filosofica, partendo dalla nozione stessa di “aletheia” e dal modo in cui i greci formulavano la «via degli uomini» al vero, presi tra incertezza e decisione, esaminando anche l’enigma e l’oracolo quali modalità antiche di avvicinamento al vero. Tra le prospettive in cui si articola la riflessione contemporanea sul tema verità, in aggiunta alle varianti che ne recuperano la radice parmenidea, si convocheranno le diverse forme di interpretazione pragmatica del vero, che ne fanno una pratica soggettiva o che, da punti vista tanto scettici quanto esistenziali, ne sottolineano il carattere inattingibile o viceversa marginale. Sarà evidenziato il carattere singolare-plurale di uno dei pensieri razionali per eccellenza, quello matematico, all’interno di una riflessione sui fondamenti e sulle contingenze del sapere, tra certezza e dubbio, verità e scetticismo, senza tralasciare la crisi del rapporto tra linguaggio e realtà, a lungo paradigma della verità come corrispondenza, fino ad arrivare alla parola-chiave che si è imposta nella politica comunicativa più recente, ossia la “post-verità”.
L’idea di verità nella discussione filosofica è affrontata dall’analisi di Massimo Cacciari [guarda il video] sulla nozione stessa di “aletheia” nella Grecia antica, attraversando il modo in cui veniva formulata la «via degli uomini» al vero. Gli farà da contrappunto Emanuele Severino [guarda il video], che discuterà il rapporto tra verità e contraddizione per mostrare l’innegabilità del vero, mentre Massimo Recalcati [guarda il video] – in una disamina della figura di Edipo – si occuperà di una forma arcaica di “aletheia”, fondata sull’enigma e l’oracolo, e delle sue implicazioni. Wolfram Eilenberger [guarda il video], nel prisma di autori come Wittgenstein e Heidegger, tratterà la crisi delle relazioni tra linguaggio e realtà che a lungo sono state paradigma della verità come corrispondenza.
Carlo Sini [guarda il video] mostrerà viceversa che la pratica della verità è inscindibile dall’esperienza dell’errore e per certi versi vi coincide.
Al carattere singolare-plurale di uno dei pensieri razionali per eccellenza, quello matematico, è dedicato l’intervento di Paolo Zellini [guarda il video], che conduce a una riflessione sui fondamenti e sulle contingenze del sapere. Di unità del pensiero e pluralità dei saperi si occuperà Marc Augé [guarda il video] (membro del Comitato scientifico del Consorzio per il festivalfilosofia), mentre il rapporto tra certezza e dubbio, verità e scetticismo, sarà declinato sul piano morale dalle lezioni di Roberta De Monticelli [guarda il video] (che proporrà la consistenza dei valori) e Gustavo Zagrebelsky [guarda il video] (che farà l’elogio della cruciale virtù democratica del dubbio).
All’idea recente e problematica di “post-verità” è dedicato l’intervento di Maurizio Ferraris [guarda il video], che ne mostrerà la correlazione con la cultura post-moderna, indicandone possibili vie d’uscita.
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