Christian Fennesz, artista viennese, sta alla frontiera della musica contemporanea, usa una chitarra e un computer per creare vorticosi e scintillanti suoni elettronici dalla enorme complessità e varietà musicale: “immaginate una chitarra al di fuori dei cliché e delle sue limitazioni fisiche per creare un coraggioso e nuovo linguaggio musicale”. Il live set di Fennesz, a base di chitarra e laptop, ci mostra il motivo per il quale rimane uno dei più affascinanti musicisti che usano l’elettronica. Il modo in cui utilizza il computer e la chitarra fa sì che l’identità dell’uno si rifletta sull’altra: la squisita tessitura sonora della chitarra perde la sua specificità accostata ai textures crepitanti del laptop. Gli accordi diventano loops e i loops accordi, facendo dialogare due strumenti apparentemente in contraddizione tra loro.
Fennesz è stato definito da “Rolling Stone” il più pittorico programmatore-compositore nell’era della laptop elettronica. Ha collaborato sia su disco che dal vivo con Ryuichi Sakamoto, Keith Rowe degli Sparklehorse, Jim O’Rourke e Peter Rehberg nel progetto di improvvisazione “Fenn-o’-berg” e con David Sylvian che ha cantato nel suo Venice e per il quale ha scritto la composizione A fire in the forest sul suo album Blemish.
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