Adattamento teatrale e regia: Letizia Quintavalla
con Salvatore Arena, Agnese Baruffini, Beatrice Scotti
dipinti originali e scene: Abel Herrero
elaborazione musiche: Alessandro Nidi
Liberamente ispirato all'omonimo racconto di Silvio D'Arzo, lo spettacolo racconta l'avventura di un piccolo pinguino in un caparbio percorso di conoscenza. E' la favola di Limpo, un povero pinguino nato senza frac che, triste e sconsolato, si avventura nell'immensa distesa dei ghiacci polari deciso ad acquistarne uno. Sopravvissuto a paurose burrasche, a lunghi periodi di digiuno, incontrando foche, trichechi, gabbiani e renne, a poco a poco impara che, di fronte alla sofferenza e alla violenza, tutti i cuccioli di animali, compresi i piccoli degli uomini, piangono allo stesso modo. Sconcertato e infelice al contempo, quasi folle nella sua solitudine e diversità, ormai stanco di rivolgere insistenti perché lasciati senza risposta, fa ritorno a casa. La tristezza si trasforma in sorpresa quando il piccolo si accorge di indossare il più elegante frac che pinguino abbia mai visto, segno del raggiungimento di una conoscenza fatta di esperienza e di coraggio.
Ambientato nelle gelide e rarefatte atmosfere polari, lo spettacolo si avvale delle immagini di Abel Herrero, artista cubano che, per questa messinscena, ha creato appositamente scenografie che si susseguono scandendo il ritmo del racconto.
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