Conduce: Roberto Alperoli
Giulio Rapetti, in arte Mogol, paroliere per eccellenza della canzone pop italiana, ripercorre i 50 anni di una carriera che ha segnato gli incontri amorosi di un intero paese, attraversando generazioni, miti e mode. E chiamale, se vuoi, emozioni.
Giulio Rapetti Mogol attivo come paroliere dal 1961. Ha tradotto le più celebri cover di successi anglosassoni rendendoli indimenticabili anche in Italia, da Whiter shade of pale/Senza luce a California dreamin’/sognando california per i Dik Dik. Ha poi scritto innumerevoli successi che gli hanno dato celebrità internazionale per Bobby Solo (Una lacrima sul viso, Se piangi se ridi), Caterina Caselli (Perdono, Cento giorni, Sono bugiarda, Il volto della vita), Little Tony (Riderà, La spada nel cuore), Equipe 84 (Ho in mente te, Nel ristorante di Alice, 29 settembre...). Dal 1966 al 1980 è celeberrimo il suo sodalizio artistico con Lucio Battisti (La canzone del sole, Mi ritorni in mente, I giardini di marzo, Emozioni, Il mio canto libero, E penso a te..). Negli anni ottanta e novanta collabora e scrive per Riccardo Cocciante (Cervo a primavera), Gianni Bella (Nell’aria, L’ultima poesia..) e Adriano Celentano (Io non so parlar d’amore..). Dalla metà degli anni duemila collabora con Gigi D’Alessio e Anna Tatangelo.
È fondatore, assieme a Gianni Morandi, Paolo Mengoli e Claudio Baglioni, della Nazionale cantanti con la quale da anni svolge una intensa attività di solidarietà.
Nel 1992 fonda e diviene presidente del CET - Centro Europeo Tuscolano, una modernissima scuola per musicisti, autori e cantanti.
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