Prima sono venute le fotografie, a migliaia. Poi il montaggio in time-lapse, a costruire un video che è come un fascinoso racconto in movimento. Protagonista sempre lei, la Torre Ghirlandina, “madre e misura della città che la circonda”. Da un’alba a un tramonto, la sua ombra si muove sui tetti, sfiora le strade, definisce i dettagli degli edifici, come fosse l’ago della bussola cittadina, la meridiana che scandisce il tempo collettivo.
Allestita proprio all’interno della Torre, la mostra restituisce una selezione delle fotografie e il video, che ha la regia dello stesso Montanini e la sceneggiatura di Luca Speranzoni.

Rolando Montanini, nato in Argentina nel 1950 da genitori italiani, durante gli studi universitari si dedica alla fotografia ed in particolare al reportage. Pubblica su Atlante, Gente Viaggi e Airone. Partecipa a numerose mostre collettive e personali. Dal 2002 è direttore creativo di MoMar, l’agenzia di cui è socio titolare, dove produce ed elabora contenuti visivi per diverse imprese. Le sue competenze spaziano dalla fotografia al video, fino agli allestimenti creativi e ad ogni forma di comunicazione visuale.