Allacciate le cinture, chiudete gli occhi e lasciatevi accompagnare dai testi e dalla voce del contastorie nella Modena di poco più di cento anni fa, dove il 2 giugno 1913 al Teatro Storchi si tenne una serata storica.
Proprio lì arrivò una combriccola di artisti futuristi con idee mai sentite prima, guidati da un certo Filippo Tommaso Marinetti, il loro capo, che nel suo Manifesto futurista aveva scritto una frase di grande effetto:” Non v'è più bellezza se non nella lotta”.
A seguire, i suoi compagni presentarono strampalati racconti e insolite poesie, oltre a bizzarri strumenti musicali chiamati “intonarumori”.
E il pubblico modenese come reagì di fronte a queste stranezze?

Marco Bertarini, contastorie di grande esperienza e sensibilità, ha una formazione teatrale orientata prevalentemente a improvvisazione e voce creativa. Diversi maestri hanno contribuito alla sua preparazione: Tanino de Rosa, Luisa Pasello, Paolo Rossi, Susanne Weins. La passione e il piacere di raccontare lo hanno portato a sviluppare un percorso di ricerca sulla narrazione orale. Dal 2000 racconta storie, fiabe, miti e leggende in biblioteche, musei, scuole, teatri, piazze. Svolge anche attività pedagogica attraverso laboratori teatrali per l'infanzia e percorsi di formazione per gli insegnanti.

Dida – laboratorio didattico
Viale Vittorio Veneto, 5
41121 Modena
Tel. 059 2033121 - 3115
laboratorio.didattico.museo@comune.modena.it