Luca Barbareschi<br>Il pirata all’assalto di se stesso

Luca Barbareschi
Il pirata all’assalto di se stesso

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Venerdì 15 settembre 2017

Senza negare né rinnegare nulla, Luca Barbareschi – con la “spudoratezza” di sempre – si racconta. Cerca segnali. D’amore. In una auto-narrazione ironica, divertente, piena di energia. Ci dice per la prima volta le motivazioni profonde di ciò che ha vissuto come uomo, come attore, come manager culturale. E ci racconta come la ricerca di ciò che sta dietro l’apparenza si sia trasformata via via in cammino spirituale, un cammino che unisce ebraismo e neuroscienze, trasgressione e restituzione, rabbia e amore. Il “pirata” Barbareschi all’assalto non più dei velieri nemici ma di se stesso.

Confrontandosi con le parole dei grandi – da Shakespeare all’ironia pungente di David Mamet, il suo autore di elezione – Barbareschi ha scritto un romanzo autobiografico dedicato a quanti non hanno smesso di credere nei loro sogni, nei cieli notturni, nelle storie antiche, nelle lunghe attese, nella voglia di fare festa perché la vita è questo strano gioco nel quale tutti ci troviamo a recitare.


Luca Barbareschi nasce a Montevideo il 28 luglio 1956. Dopo gli studi fatti in Italia arriva a Chicago al seguito di Puecher dove prosegue la sua attività come aiuto regista nell’opera di Offenbach “I racconti di Hoffmann”. Studia per quattro anni a New York con Lee Strasberg, Nicholas Ray e Stella Adler. Nel 1983 produce, scrive e interpreta il suo primo film “Summertime” vincitore ai Festival di Venezia, Sydney, Londra, Annecy e Nizza.

Nei suoi trent’anni di intensa e ininterrotta attività, Luca Barbareschi spazia tra teatro, cinema e televisione, ora in qualità di attore, ora in veste di produttore, regista, sceneggiatore o conduttore.

La carriera teatrale di Barbareschi comprende oltre trenta spettacoli e vanta il merito di aver portato in Italia autori come D. Mamet, E. Bogosian, D. Hare, B. Elton, N. Williams. Il coronamento della carriera teatrale avviene con “Amadeus” di P. Shaffer, uno dei maggiori successi degli ultimi anni con la regia di Roman Polanski e i costumi del premio Oscar Milena Canonero. Nel 2004 è Billy Flinn nella versione italiana del celebre musical "Chicago" e successivamente viene scelto come protagonista della stessa versione a Londra dove viene osannato da pubblico e critica.

In televisione partecipa a circa ottanta sceneggiati e a venti varietà. Per il cinema gira trenta film come protagonista e cinque come produttore e lavora in numerosi lungometraggi accanto a prestigiosi attori come Meryl Streep, Clive Owen e Naomi Watts.

L’ultimo lavoro teatrale realizzato è nato grazie al rapporto di stima e di amicizia che lo lega con David Seidler, riuscendo così a portare sulle tavole del palcoscenico il testo dello sceneggiatore pluripremiato con l’oscar: “Il discorso del Re”.