Quale valore hanno avuto i mezzi della fotografia e del cinema per testimoniare e anche permettere di giudicare i crimini di guerra, in particolare nel processo di Norimberga? A Norimberga, per la prima volta nella storia del diritto, lo schermo ha occupato il centro della scena del processo.
Christian Delage insegna presso l’Università Paris VIII, l’Institut d’études politiques di Parigi e la Benjamin N. Cardozo School of Law di New York. A Parigi dirige anche l’Institut d’histoire du temps présent. Ha contribuito alla definizione di una politica patrimoniale per la conservazione e la comunicazione di archivi audiovisivi in Francia e ha dedicato le sue ricerche allo statuto di mediazione e di prova dell’immagine, in particolare del cinema, come principale mezzo di percezione, narrazione e conoscenza storica della Shoah. È anche regista, ha realizzato documentari, fiction, editing d’archivio. Tra i suoi libri: La vision nazie de l’histoire (Lausanne 1989); Chaplin, la grande histoire (Paris 1998, 2002); La fabrique des images contemporaines (con V. Guigueno e A. Gunthert, Paris 2007); L’Historien et le film (con V. Guigueno, Paris 2004); La Vérité par l’image. De Nuremberg au procès Milosevic (Paris 2006).
Ultimo aggiornamento profilo: 2018
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Per i cookie analitici e di profilazione puoi decidere se abilitarli o meno cliccando sul pulsante 'Preferenze' o il link presente nella parte inferiore di ogni pagina.