L’intelligenza astuta, la capacità di prevedere, l’abilità nel prepararsi, nascondersi, camuffarsi, sottrarsi: perché una figura della classicità, come quella di Odisseo, che ha impersonato i caratteri dell’astuzia e della menzogna, ha avuto successo attraverso i secoli?
Piero Boitani è professore di Letterature Comparate presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Dantista, anglista, studioso del mito, della Bibbia e delle sue ri-scritture, ha svolto anche attività di traduttore. Ha vinto il Premio Balzan 2016. Tra le sue pubblicazioni in lingua italiana: Ri-Scritture (Bologna 1997); Il genio di migliorare un’invenzione. Transizioni letterarie (Bologna 1999); Esodi e Odissee (Napoli 2004); Parole alate. Voli nella poesia e nella storia da Omero all’11 settembre (Milano 2004); Prima lezione sulla letteratura (Roma-Bari 2007); Sulle orme di Ulisse, 2ª ed. aumentata (Bologna 2007); Letteratura europea e Medioevo volgare (Bologna 2007); Il Vangelo secondo Shakespeare (Bologna 2009); Il grande racconto delle stelle (Bologna 2012); Dante e il suo futuro (Roma 2013); Letteratura e verità (Roma 2013); Riconoscere è un dio. Scene e temi del riconoscimento nella letteratura (Torino 2014); Tre favole romane (Bologna 2014); Il grande racconto di Ulisse (Bologna 2016); Dante e le stelle (Roma 2017); Dieci lezioni sui classici (Bologna 2017).
Ultimo aggiornamento profilo: 2018
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