Nell’epoca dei selfie l’autoritratto non passa di moda. Se i primi sembrano tutti orientati all’esibizione e al gradimento, il secondo è più improntato alla rivelazione e all’interrogativo. Negli autoritratti i volti e i corpi si raccontano in una sorta di “parresia” visuale in cui emerge la coincidenza tra come si appare nello scatto e quel che si è.
In un percorso narrativo e critico che attraversa i lavori di alcune grandi fotografe contemporanee, Concita De Gregorio guida il pubblico alla riscoperta di un genere che si pone come obiettivo niente meno che riconciliare rappresentazione e autenticità.
Concita De Gregorio: giornalista e scrittrice, è inviata per il quotidiano la Repubblica, per il quale cura anche la rubrica “Invece Concita”. Dal 2008 al 2011 ha diretto l’Unità. Su Rai Tre conduce dal 2016 Fuori Roma, programma da lei ideato. Tra i libri pubblicati, Una madre lo sa. Tutte le ombre dell’amore perfetto (2006), Io vi maledico (2013), Mi sa che fuori è primavera (2015), Cosa pensano le ragazze (2016), Chi sono io? Autoritratti, identità, reputazione (2017). Ha prodotto e diretto il film-documentario Lievito madre (2017).
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