A cura di: Galleria D406
Presentazione: venerdì 13 settembre ore 18.30 alla presenza dell’artista
L'artista ha realizzato i ritratti (a penna su carta) di tutti i filosofi protagonisti della 19° edizione di festivalfilosofia. Questi disegni sono caratterizzati da una uniformità stilistica, un distacco descrittivo che li pone tutti su uno stesso piano, senza privilegiare l’uno rispetto all’altro. Una sorta di catalogo generale di “ritratti ufficiali” di alcuni tra i maggiori pensatori d’oggi. Guatta ha utilizzato materiale fotografico e si è concentrato nel far emergere in particolare la testa/volto del soggetto, l’involucro che produce, contiene e da cui si propaga il pensiero. Teste sospese, come priva di peso specifico è la consistenza del pensiero, alludendo così alla relazione tra la fisionomia dei volti e l’immaterialità delle idee. Contrapposta a questa parte di “ritrattistica ufficiale”, l'autore ha inoltre realizzato dei ritratti/autoritratti, dedicati ai maggiori pensatori del secolo scorso. In questa serie, il volto del filosofo,di volta in volta si sostituisce a quello dell'artista e viceversa, formando dei trittici dove le tre possibilità vengono accostate e relazionate, ad indicare metaforicamente lo scambio che avviene tra chi genera pensiero e chi lo assorbe. La rappresentazione del volto come teatro di relazione tra maestro e allievo, scrittore e lettore, oratore e ascoltatore.
Sabato 14 settembre, alle ore 18.30, nelle modalità di Ginnica del Segno, disciplina motoria e performativa a cui ha dato inizio alcuni anni fa, basata sulla relazione tra movimento del corpo e atto del segnare, l’artista, in collaborazione con Paolo Camisani, suonatore di sarod, proporrà – una performance, “Hemisphaeria”, dove segno, suono e ritmo, prendono forma nell’interazione segnico percussiva attuata attraverso l’utilizzo delcajon, che diventa testa, scatola cranica, involucro generatore di pensiero che si fa segno, sulla cui superficie prenderanno forma gradualmente i due emisferi, in dialogo continuo con il sarod, il cui suono allude al riverbero, all’espansione del pensiero, collegato alla sua origine ma indipendente, con una vita propria. Il cajon e il sarod, dialoganti, rimandano metaforicamente agli emisferi cerebrali, alla relazione tra parte destra e sinistra del cervello. Due mezze sfere separate ma continuamente interagenti, originanti pensiero e azione.
Giuliano Guatta, nato a San Felice del Benaco (Bs) nel 1967. Studia Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Vive e lavora a Birbesi di Guidizzolo, Mantova.Tra le principali mostre, performance e workshop si segnala: “Polittico della Terza Virtù”, Chiesa di San Jacopo al Tempio, San Gimignano, 2018; “Selvatico 13 Fantasia Fantasma. Pittura tra immaginazione e memoria”, Palazzo Pezzi, Cotignola, 2018; “Alter”, nell’ambito di “Drawville. Happening e azioni grafiche”, performance, Sala dell’Arengo, Biennale Disegno Rimini, 2016; “Combattimento. Ballo. Seduti”, workshop, MART, Rovereto, 2015; “MRPLS Movimento di Ricerca e Pratiche di Liberazione del Segno”, D406 Arte Contemporanea, Modena, 2010.
Orari durante il festivalfilosofia:
Venerdì 13 settembre ore 9.00 – 23.00
Sabato 14 settembre ore 9.00 – 24.00
Domenica 15 settembre ore 9.00 – 20.00
Dopo il festival la mostra sarà visitabile nei seguenti giorni:
Fino al 29 settembre
Su appuntamento prenotandosi al 327 1841147
Galleria D406
via Castel Maraldo, 45
41121 Modena
Tel. 327 1841147
info@d406modena.it
www.d406modena.it
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