In quale misura la trasformazione del lavoro, attraverso i lavori creati dalla digitalizzazione e i lavori cognitivi della rivoluzione informatica, può rappresentare un processo di conquista di libertà?
Giovanni Mari , già professore di Storia della filosofia presso l’Università di Firenze e presidente della rivista “Iride. Filosofia e discussione pubblica”, si occupa di filosofia del lavoro. Nei suoi studi ha indagato l’epistemologia della conoscenza, dedicando particolare attenzione al rapporto tra filosofia e storiografia. In una prospettiva di storia delle idee, ha analizzato inoltre le trasformazioni prodotte dal processo di globalizzazione economica sulla concezione delle categorie di lavoro e ozio nella società contemporanea. Tra le sue pubblicazioni: I vocabolari di Braudel. Lo spazio come verità della storia (Napoli 2001); Libertà, sviluppo, lavoro (Milano 2004); La filosofia e la società della conoscenza. Scritti di storia comparata delle idee (Pisa 2005); Il lavoro dopo il Novecento: da produttori ad attori sociali (a cura, con A. Gramolati, Firenze 2016); Il lavoro 4.0. La quarta rivoluzione industriale e le trasformazioni delle attività lavorative (a cura, con A. Cipriani e A. Gramolati, Firenze 2018); Libertà nel lavoro. La sfida della rivoluzione digitale (Bologna 2019).
Ultimo aggiornamento profilo: 2020
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