Curatori: Francesco Gherardini, Simone Sirocchi
A cura di: Centro DHMoRe
Attraverso la “macchina” tecnologica della realtà aumentata sarà possibile scoprire una seconda “macchina”: il gigantesco monumento equestre (alto oltre sette metri) del duca Francesco III, realizzato nel 1774 per la piazza di Sant’Agostino e andato distrutto poco più di vent’anni dopo, con i moti rivoluzionari. L’esatta collocazione di questo colosso in marmo bianco di Carrara nello nello spazio attuale della piazza, suffragata da fonti del tempo, permetterà al visitatore, una volta installata l’apposita app “DigiMO” (per scaricarla clicca qui) sul proprio smartphone o tablet, di visualizzarne “virtualmente” la mole e di avvicinarsi per apprezzarne l’ornato anche da vicino. L’esperienza, accompagnata da una breve audioguida, consentirà così di ripercorrere le vicende di questo monumento e di tuffarsi indietro nel tempo, per apprezzare anche la configurazione settecentesca della piazza, quando a chiuderla era la porta di Sant’Agostino, abbattuta a inizio Novecento e di cui si presenterà un’analoga ricostruzione.
L’esperienza è fruibile in qualsiasi orario durante i tre giorni del festival
L’iniziativa, curata dall’ingegnere Francesco Gherardini e dallo storico dell’arte Simone Sirocchi, entrambi afferenti all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, è promossa dal Centro Interdipartimentale di ricerca sulle Digital Humanities (DHMoRe) su iniziativa dei professori Elena Fumagalli e Matteo Al Kalak, direttrice e vicedirettore del centro.
Sede: largo Sant’Eufemia, 19 - 41121 Modena
Contatti: www.dhmore.unimore.it
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