La mostra si propone di illustrare la declinazione della nozione di libertà in senso cristiano ed evangelico, in quanto cammino che conduce alla “vera” libertà, che libera dall’egoismo e dal peccato. Si può affermare che l’idea di libertà sia entrata nella storia dello spirito, in Occidente, grazie all’apporto determinante – anche se non esclusivo – del cristianesimo.
Secondo le Sacre Scritture è proprio la possibilità di scegliere -  il “libero arbitrio” - che rende gli uomini completi, liberi di rivolgere il pensiero e le opere a Dio e alla sua volontà, senza alcuna costrizione.
“Omeliari”, “Messali”, “Orazionali”, “Libri teologici”, “Libri ascetici”’, “Capitoli” e “Regole confraternali” che disciplinano le pratiche devozionali, “Sermoni” e commenti agostiniani e dei padri della Chiesa, riccamente decorati e miniati, possono fornire alcuni spunti, per seguire, nel tempo, la devozione dei modenesi e l’evoluzione delle forme con cui i credenti hanno vissuto la propria fede.