A cura di: Biblioteca Civica Antonio Delfini
È possibile sottrarsi al corpo per assecondare un desiderio di trasformazione, lasciandosi la propria identità alle spalle? Fino a che punto i vincoli del genere imposti alla nascita sono superabili? È la metamorfosi la via per riparare se stessi e riconciliarsi con la propria storia, individuale e collettiva? Una scrittrice, il cui esordio è stato un caso letterario internazionale, e una filosofa della politica dialogano sui temi caldi dell’identità: sessuale, di genere, ma anche collettiva e storica. Oggi più che mai al centro della scena pubblica e delle rappresentazioni dei media, tra provocazioni, sconfinamenti e visioni alternative.
Katharina Volckmer è nata in Germania nel 1987 e vive a Londra, dove lavora per un’agenzia letteraria. Un cazzo ebreo (La Nave di Teseo 2021) è il suo primo romanzo, scritto in inglese e scelto come libro dell’anno 2020 da The Times Literary Supplement.
Giorgia Serughetti è ricercatrice in Filosofia politica all’Università di Milano-Bicocca. Si occupa di genere, teoria politica, migrazioni. Tra le ultime pubblicazioni: Donne senza Stato. La figura della rifugiata tra politica e diritto, con Ilaria Boiano (Futura 2021), Democratizzare la cura / Curare la democrazia (nottetempo 2020) e Libere tutte. Dall’aborto al velo, donne nel nuovo millennio, con Cecilia d’Elia (Minimum fax 2017). Collabora con il quotidiano “Domani”.
Luogo:
Giardini Ducali – palco
Corso Canalgrande
41121 Modena
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