Nicola Rizzoli, Leo Turrini
Giudice di gara
Fuorigioco, fuori campo, rinvii e supplementari. Il calcio, come ogni sport, è un gioco - per molti un’arte - il cui ritmo è scandito da regole. In quel rettangolo d’erba, a dirigere ventidue giocatori, l’arbitro diviene giudice e simbolo di ciò che è giusto in campo. Baluardo di legittimità, la figura dell’arbitro è protagonista e presupposto a ogni partita. Leo Turrini, giornalista sportivo, e Nicola Rizzoli, tra i più importanti arbitri italiani, converseranno sul ruolo dell’arbitro come giudice in grado di “dettare legge” sull’erba. Pur sempre umano, il giudice di gara è sempre a cavallo tra fallibilità del giudizio e possibilità d’incarnare l’oggettività e la neutralità della regola sportiva. Tra VAR e moviole, si discuterà del potere sanzionatorio e legittimo del “pubblico ministero” con il fischietto.
Nicola Rizzoli è un arbitro di calcio, attualmente dirigente arbitrale. Ha esordito in Serie A nell’aprile 2002. Ha vinto il premio di miglior arbitro del mondo IFFHS per due anni di fila: 2014 e 2015. Dal 2011 al 2017 è stato premiato come miglior arbitro AIC. Ha diretto quasi 200 partite nella massima serie e, a livello internazionale, la finale di Europa League nel 2010. Nel 2013 ha diretto la finale di Champions League e nel 2014 la finale dei Mondiali brasiliani. Nel 2016 ha ricevuto il “Premio Giulio Campanati” venendo giudicato dalla UEFA come miglior direttore di gara del campionato europeo di calcio 2016 in Francia. Ha pubblicato Che gusto c'è a fare l'arbitro: il calcio senza il pallone tra i piedi (Milano, 2015).
Leo Turrini, classe 1960, giornalista e scrittore, è opinionista del Quotidiano Nazionale e di Sky. Ha pubblicato, tra le altre, le biografie di Enzo Ferrari, Michael Schumacher, Gino Bartali e Lucio Battisti. Tra i suoi ultimi libri: Panini, storia di una famiglia e di tante figurine (Bologna, 2020); Ayrton Senna. Il pilota immortale (Reggio Emilia, 2021).
Orario:
Venerdì 16 settembre ore 22.00
Luogo:
Piazzale della Rosa
Sassuolo