La storia individuale è sempre influenzata dalla storia collettiva; ma la storia collettiva può anche venire presentata sotto forma di storia individuale. La forma di scrittura più vicina all’intimità, il diario, diventa così lo strumento attraverso cui Daniela Comani riscrive il XX secolo, trasformandolo in una narrazione in prima persona di eventi che vanno da un primo gennaio a un trentuno dicembre.

In questo diario che condensa un secolo, la selezione degli eventi non è determinata dalla gerarchia dettata dal canone storico: la prerogativa dell’artista è di includere eventi politici, culturali e sportivi secondo una rilevanza dettata dalle sue scelte personali. Eventi che hanno contribuito a cambiare la storia del mondo di cui l’io-narrante diventa artefice e vittima.

L’autrice di questo diario diverrà così sia narratrice sia protagonista degli eventi raccontati, accompagnando il pubblico in un intimo viaggio storico nel Novecento.

L’opera, presentata come installazione sonora di 66 minuti affiancata dalla cronologia che riporta le date degli eventi racconti, sarà accompagnata da altri due lavori dell’artista.