Come sono fatti gli esseri umani?

Da una parte siamo definiti dalla capacità di utilizzare e comprendere le parole. Dall’altra, le parole non ci servono solo per parlare dei fatti, ma anche per realizzarli. Con le parole convinciamo, offendiamo, giudichiamo, ironizziamo: è la nostra percezione personale o collettiva, nei diversi contesti, a dare a questi “fatti di parole” un senso di cui possiamo essere più o meno consapevoli.

Questo laboratorio offrirà un’esperienza interattiva per riflettere sulla ricchezza, le potenzialità e il potere delle parole, e su quanto opaco sia il confine tra quello che una parola significa e quello che vogliamo dire noi.

Attraverso un percorso guidato negli spazi FEM, i visitatori si confronteranno con l’utilizzo delle parole straniere in italiano, con gli stereotipi legati ai diversi dialetti, con le parolacce e con il linguaggio ammaliante usato nel digitale (clickbait), oltre a potersi cimentare in una sfida “umano contro intelligenza artificiale” sulla percezione dell’ironia.

L’obiettivo del percorso è duplice. Da un lato si imparerà ad analizzare fenomeni linguistici “naturali”, che normalmente passano inosservati; dall’altro si aumenterà la consapevolezza sulle potenzialità del linguaggio, e sul modo in cui plasma la nostra percezione della realtà.

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