In italiano
“Il significato risiede nei riti ancor più che nelle parole”: qual è il rapporto tra lingua e pensiero, lingua e mondo, per la civiltà cinese? Come si delinea la corrispondenza tra nome (ming) e realtà (shi)?
Anne Cheng è professoressa di Storia intellettuale della Cina presso il Collège de France. Ha insegnato e fatto ricerca sulla storia intellettuale della Cina, in particolare sul confucianesimo, prima al CNRS (Centre national de la recherche scientifique), poi all’Inalco (Institut national des langues et civilisations orientales) e all’Institut universitaire de France. Si è occupata a lungo dell’identità, della filosofia e dei sistemi di pensiero cinese, anche in relazione alla loro ricezione nel contesto europeo. È autrice di una traduzione francese dei Colloqui di Confucio, di uno studio sul confucianesimo nella prima epoca imperiale e di una storia del pensiero cinese che attraversa tre millenni, tradotta in molte lingue europee e orientali. Tra le sue pubblicazioni in italiano si segnala: Storia del pensiero cinese. Dalle origini allo studio del mistero e Storia del pensiero cinese. Dall’introduzione del buddismo alla formazione del pensiero moderno (2 voll., Torino 2000). In francese, è autrice di La Chine pense-t-elle? (Paris 2009); ha inoltre curato volumi collettanei, tra cui: Lectures et usages de la Grande Étude: Chine, Corée, Japon (Paris 2015); Penser en Chine (Paris 2021); Autour du Traité des rites (Paris 2022).
Ultimo aggiornamento profilo: 2023
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Per i cookie analitici e di profilazione puoi decidere se abilitarli o meno cliccando sul pulsante 'Preferenze' o il link presente nella parte inferiore di ogni pagina.