Nonostante le differenze che li separano, il linguaggio verbale e quello visivo hanno una natura complementare. La mostra si propone di dimostrarlo utilizzando la parola come strumento per convogliare contenuti ed emozioni correlati alle opere provenienti dalle collezioni di fotografia e disegno dei suoi soci fondatori, Fondazione di Modena e Comune di Modena.

La mostra si divide in tre sezioni. Nella prima, le opere verranno esposte “al buio”: sarà infatti possibile osservarle solo per un attimo, lasciando poi la loro fruizione esclusivamente all’accesso tramite audiodescrizione. In questa maniera, la trasmissione dell’immagine viene affidata alla parola orale, che la evoca e la completa. Il filo conduttore della seconda sezione è la narrazione attraverso immagini: uno storytelling in cui il racconto viene assegnato del tutto alla capacità visiva, che si sostituisce all’espressione verbale. La parola scritta fa infine la propria comparsa nella terza sezione della mostra, diventando parte integrante del gesto artistico. Che si trovi all’interno di fotografie, installazioni o disegni, la scrittura viene presentata nella sua originaria vocazione di segno grafico, immagine stilizzata, elemento estetico.

Lungo tutto il percorso della mostra, il visitatore sarà accompagnato da audiodescrizioni create per il pubblico non vedente, con la collaborazione del Museo Omero di Ancona, e adattate per il pubblico vedente, con la collaborazione di Radio Papesse. 

In mostra opere di: Alighiero Boetti, Gianfranco Baruchello, Samanta Batra Metha, Giuseppe Bellone, Elina Brotherus, Cesare Colombo, Walker Evans, Nan Goldin, Naoya Hatakeyama, Mimmo Jodice, Luigi Malerba, Fausto Melotti, Dayanita Singh, Edward Weston, Miwa Yanagi, Akram Zaatari.