Alberto Nerazzini, Christian Raimo<br>La mordacchia e la manipolazione

Alberto Nerazzini, Christian Raimo
La mordacchia e la manipolazione

Censura, abuso e violenza simbolica nel dibattito pubblico e nell’informazione

In collaborazione con: Associazione DIG - ETS / DIG Festival 2024

Conduce:
Sabato 14 settembre 2024

Limiti alla libertà di espressione e all’accesso all'informazione, nuove tecniche di propaganda e di controllo, tra abusi di potere, minacce, liti temerarie, forme di censura e autocensura, schiaffi ai principi costituzionali e all’ordine sociale, e alterazioni alla psiche collettiva e individuale. Che differenza c'è tra democrazia e autocrazia per il dibattito pubblico? Mentre infervorano le mille guerre culturali evocate in nome della politica delle identità, è meno visibile la riduzione della qualità del confronto e del conflitto tra le idee. È come se venissero messi in discussione in modo surrettizio i presupposti dell'illuminismo: la ricerca collettiva della verità, il principio di tolleranza, il metodo scientifico...
Questa conversazione tra Alberto Nerazzini (giornalista investigativo, autore e conduttore tv) e Christian Raimo (insegnante, scrittore e attivista politico), esplora i confini di una crisi epistemica che informa poi tutte le altre crisi delle infrastrutture dei saperi: quella del giornalismo, quella educativa, quella dei partiti, quella delle istituzioni. Censure, autocensure, silenziamenti, complottismi, sensazionalismi e semplicismi sono tra i molti sintomi della «mordacchia» di un regime fluido a cui ogni giorno rischiamo di obbedire senza che nessuno ce l’abbia forse nemmeno chiesto.


Alberto Nerazzini è giornalista investigativo, documentarista, autore, podcaster e conduttore tv. Comincia da radio e carta stampata, poi tanta tv, soprattutto in Rai (Sciuscià, AnnoZero e Report), e dal 2024 firma e co-conduce con Corrado Formigli 100 minuti, programma di documentari di inchiesta in prima serata su La7. Ha ottenuto premi e riconoscimenti importanti, e ha realizzato numerosi documentari d’inchiesta. Da sempre predilige i temi della criminalità organizzata, finanziaria e politica. Collabora con svariate testate italiane e straniere di inchiesta. Ha fondato la società Dersu che produce documentari e podcast ma anche investigazioni finanziarie e giornalistiche. È cofondatore e direttore di DIG, festival internazionale che dal 2015 celebra e supporta il giornalismo investigativo.

Christian Raimo è scrittore, insegnante. Nato nel 1975 a Roma, dove ancora vive, ed è professore di filosofia e storia al liceo. Collabora con diverse testate, fa parte del progetto di giornalismo indipendente Sveja. Ha pubblicato il podcast Willy, una storia di ragazzi e una dozzina di libri. Il più recente è Scuola e resistenza (Altreconomia, 2024). È stato assessore alla Cultura del Municipio Roma III. 

Associazione DIG - ETS dal 2015 sostiene il giornalismo di qualità in tutte le sue forme, in Italia e nel mondo. DIG sta per Documentari, Inchieste, Giornalismi e richiama l’azione dello “scavare”, to dig in inglese. Il motto dell’associazione è “I wanna be your watchdog”. Dal 2015 DIG organizza e promuove un Festival che è diventato un punto di riferimento per i giornalisti e le giornaliste che si dedicano a inchieste e reportage: a loro DIG offre contatti con i maggiori broadcaster europei e un pitch dedicato per raccogliere parte del budget utile a produrre storie importanti.?Dal 2020 il Festival si tiene a Modena. L’edizione 2024 di DIG Festival è la decima ed è in programma dal 18 al 22 settembre.
dig-awards.org

 

Orario:
Sabato 14 settembre ore 15.00

Luogo:
Palazzo Solmi - cortile
Via Emilia Centro, 269
Modena