Modera Lorenzo Respi
A cura di: FMAV to AGO
In che modo la tecnoscienza può consentirci di comprendere le forme non-umane di intelligenza, relazionandoci a esse all’interno di una nuova cornice di etica ecologica?
Questa conversazione, tra Davide Piscitelli di Forensic Architecture e coordinatore del progetto The Nebelivka Hypothesis esposto nella mostra UMWELT e il curatore della mostra Marco Mancuso, moderata da Lorenzo Respi, direttore mostre e collezioni di FMAV to AGO, esplora i margini per la costruzione di un nuovo concetto di ambiente, che comprenda al proprio interno – oltre a quella umana – tanto l’intelligenza naturale quanto quella artificiale.
Forensic Architecture (FA), agenzia di ricerca con sede alla Goldsmiths University di Londra, indaga sulle violazioni dei diritti umani, inclusi gli atti di violenza commessi da stati, forze di polizia, eserciti e aziende. FA lavora in collaborazione con istituzioni della società civile, da gruppi di attivisti a squadre legali, dalle ONG internazionali alle organizzazioni media, per condurre indagini con e per conto delle comunità e degli individui colpiti da conflitti, brutalità della polizia, regimi di frontiera e violenza ambientale. Le indagini di FA utilizzano tecniche pionieristiche nell'analisi spaziale e architettonica, ma anche pratiche open source, strumenti di modellazione digitale, tecnologie immersive, così come ricerche documentarie, interviste sul campo e collaborazioni accademiche. I risultati delle loro indagini sono stati presentati in aule di tribunali, inchieste parlamentari, mostre in alcune delle principali istituzioni culturali del mondo, nei mediainternazionali, così come in tribunali dei cittadini e in assemblee comunitarie. Forensic Architecture è presente all'interno della mostra UMWELT con il progetto The Nebelivka Hypothesis, diretto da Eyal Weizman e coordinato da Davide Piscitelli, Goldsmiths - University of London.
https://forensic-architecture.org/
Marco Mancuso è critico, professore e curatore d'arte contemporanea, nel rapporto con la tecnologia e la scienza. Si interessa a come il discorso interdisciplinare osservi le diverse modalità con cui la tecnoscienza influenza tanto la società quanto il rapporto tra essere umano e ambiente, focalizzandosi su tematiche identitarie, culturali, etiche e politiche per la progettazione e ideazione di nuove modalità entangled di rapporto tra essere umano e contesto non-umano, naturale e artificiale.
La Fondazione AGO – Modena Fabbriche Culturali è un Ente del Terzo Settore: i Soci fondatori sono il Comune di Modena, Fondazione di Modena e Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.
La Fondazione si propone di incentivare lo sviluppo della vocazione culturale e creativa della città di Modena, individuando e potenziando tutte quelle attività in grado di favorire la coesione e fornire unità e identità al sistema culturale cittadino, generando sinergie, resilienza e valore aggiunto.
AGO offre un’offerta culturale coordinata, originale e proiettata verso il futuro, consentendo di accrescere la proiezione internazionale del sistema Modena, la crescita di una società della conoscenza e della formazione permanente, la valorizzazione della ricerca e del trasferimento tecnologico e l’attrazione di talenti.
Hub del sistema è l’ex Ospedale Sant’Agostino, recuperato alla sua funzionalità quale complesso monumentale estense, fulcro di un sistema culturale interdisciplinare, luogo di interscambio e contaminazione di saperi tra umanesimo e scienza.
Sede: via Emilia Centro, 283 – 41121 Modena
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Orario:
Sabato 14 settembre ore 16.30
Luogo:
Palazzo Solmi – cortile
Via Emilia Centro, 269
Modena
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