Tiziano Possamai, Giulia Iacolutti<br>I don’t care (about football)

Tiziano Possamai, Giulia Iacolutti
I don’t care (about football)

A cura di: Generazione Critica

Conduce:
Sabato 14 settembre 2024

Il disagio psichico, nonostante i progressi, è tuttora gravato da pregiudizi: per questo la lotta all’emarginazione di chi ne è affetto ha assunto come colore-simbolo il verde, lo stesso colore che nei manuali e negli archivi della fotografia psichiatrica ottocentesca veniva utilizzato per etichettare le persone non sane.
Nello stesso colore è stampata la pubblicazione di Giulia Iacolutti, fotografa documentarista il cui approccio può essere sintetizzato dal pensiero di Franco Basaglia, secondo il quale la malattia va incontrata al di fuori delle istituzioni: non solo l’istituzione psichiatrica, ma “ogni altra istituzione la cui funzione è quella di etichettare, codificare e fissare in ruoli congelati coloro che vi appartengono”.
Questa conversazione analizza l’opera di Iacolutti raccontando un’esperienza di lavoro che è stata, anzitutto, un’esperienza di costruzione di sé; per dimostrare come il fare diversamente e il pensare diversamente ci possano trasformare e rendere altro: il campo è disegnato, sta a noi trovare il nostro ruolo.

La conversazione accompagna l’omonima installazione I don’t care (about football) di Giulia Iacolutti presso Arena spazio culturale.

 


Tiziano Possamai insegna Antropologia culturale all’Accademia di Belle Arti di Venezia e Psicologia dell’Arte all’accademia di Brera a Milano. Si è occupato in particolare del rapporto tra pensiero sistemico e psicoanalisi e delle nuove forme della riflessione filosofica e psicologica contemporanea. Ha pubblicato Inconscio e ripetizione. La fabbrica della soggettività (Milano, 2017) e La pazienza della libertà (Milano, 2023).

Giulia Iacolutti è un’artista visiva laureata in Economia dell’Arte, si diploma in Fotografia all’Accademia del Teatro alla Scala e in Visual Storytelling alla Fondazione Mayer. La sua opera indaga le relazioni umane tramite percorsi di arte partecipativa e si articola attraverso fotografia, performance e immagine in movimento. Ha esposto in mostre collettive e personali, tra cui: Kunst Meran, PAC e La Triennale, MUAC, Galerija Akademija (Vilnius). Fa parte di collezioni pubbliche e private, come: Donata Pizzi, MUFOCO, Fondo Malerba, Centro de la Imagen; Civici Musei di Udine e Università di Trieste.  Tra i premi vinti: Mila 2024; Cardazzo 2021; Bastianelli 2020 e i bandi Refocus (MiC) e Italia Inclusiva (MAECI). Nel 2023 ha pubblicato I don’t care (about football), finalista al Author Book Award Arles.

Metronom è una galleria d’arte e casa editrice con sede a Modena. Si impegna a ricercare e promuovere progetti legati alla cultura visiva contemporanea attraverso mostre personali e collettive di artisti italiani e internazionali. L'attenzione alle pratiche creative delle giovani generazioni trova un luogo dedicato nel videowall, in cui contenuti legati alla sperimentazione digitale sono presentati attraverso uno schermo attivo 24h, posizionato nella vetrina della galleria. Promuove altresì iniziative a livello nazionale e internazionale, in collaborazione con istituzioni pubbliche e private, organizzate anche fuori sede. Accanto al programma espositivo, si dedica alla ricerca teorica e al dibattito critico, attraverso il progetto Generazione Critica: l’omonima rivista e un convegno annuale dove relatori selezionati dibattono sull'arte del presente. Ha avviato il progetto editoriale Metronom Books, dedicato ai libri d'artista e alle edizioni limitate realizzate con il coinvolgimento diretto degli autori.
Sede: Via Carteria 10, Modena
Contatti: 059 239501 | info@metronom.it  | www.metronom.it | www.generazionecritica.it | Facebook | Instagram

 

Orario:
Sabato 14 settembre ore 17.30

 

Luogo:
Palazzo Solmi – cortile
Via Emilia Centro, 269
Modena