In quale modo l’opera di Michel Foucault Storia della follia nell’età classica è riuscita a mettere in luce le strutture della sragione nei discorsi di sapere?
Judith Revel è professoressa di Filosofia francese contemporanea presso l’Università Paris 1 Panthéon-Sorbonne. È stata professoressa di Filosofia politica e direttrice del laboratorio di ricerca Sophiapol presso l’Université Paris Ouest Nanterre La Défense. È inoltre membro del comitato scientifico del Centre Michel Foucault. Ha dedicato le sue ricerche all’opera di Michel Foucault, con particolare attenzione alla relazione tra filosofia del linguaggio e letteratura e al passaggio dalla biopolitica alla soggettivazione. Inoltre, facendo riferimento alla filosofia e alla letteratura del secondo dopoguerra, ha esteso le sue indagini teoriche alla relazione tra filosofia politica e scienze sociali e antropologiche, oltre che alla lettura italiana del post-strutturalismo francese. In italiano ha curato: Archivio Foucault. Interventi, colloqui, interviste 1961-1970 (Milano 1996) e ha pubblicato: Foucault, le parole e i poteri. Dalla trasgressione letteraria alla resistenza politica (Roma 1996); Michel Foucault. Un’ontologia dell’attualità (Soveria Mannelli 2003); Fare moltitudine (Soveria Mannelli 2004). Ha inoltre pubblicato: Dictionnaire Foucault (Paris 2009); Foucault, une pensée du discontinu (Paris 2010); Un malentendu philosophique. Foucault, Derrida et l’affaire Descartes (Montrouge 2014); Foucault avec Merleau-Ponty. Ontologie politique, présentisme et histoire (Paris 2015).
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