Per: Ceramiche Marca Corona
A cura di: Francesca Disconzi
In collaborazione con: R&P Contemporary Art
La trasformazione perpetua dei materiali testimonia la presenza di un soffio vitale negli oggetti. Con l’intervento di un artista, che da un lato asseconda e dall’altro indirizza questa trasformazione, si crea un rapporto duale, stretto e imprescindibile, fra l’anima delle cose e quella della persona, alla ricerca di una leggerezza in grado di infondere vitalità nella materia.
Il percorso presenta alcuni lavori di Stefano Arienti e le opere realizzate per Marca Corona. Queste ultime sono figlie della contingenza e della meraviglia del processo partecipativo, messo in atto a partire dagli incontri con i dipendenti dell’azienda. I monumentali teli di Arienti, bilanciati dall’oro, rimandano in modo immediato alla dimensione pratica; le figure che descrive sono una continua commistione fra dentro e fuori, fra tradizione storica e momento attuale. In Arienti permane sempre la volontà di un dialogo con gli oggetti ceramici e una fascinazione per processi produttivi che diventano trasformazione alchemica della natura.
Stefano Arienti (Asola, 1961) esordisce nell’arte partecipando a una mostra collettiva nel 1985, presso la fabbrica Brown Boveri: lì incontra Corrado Levi, suo primo maestro. Frequenta così l’ambiente artistico italiano, assieme ad altri giovani artisti, nel momento di rinnovamento che segue le stagioni dominate dall’Arte Povera e dalla Transavanguardia. Le sue mostre personali sono state esposte in musei e istituzioni d’arte in Italia e all’estero.
Francesca Disconzi (Rivoli, 1996) si occupa di critica e curatela, concentrandosi in particolare sui centri artistici indipendenti. Nel 2020 co-fonda il centro sperimentale Osservatorio Futura. Ha collaborato con numerose istituzioni, fra cui la Quadriennale di Roma.
Il Palazzo Ducale di Sassuolo è una delle più importanti residenze barocche dell’Italia settentrionale. Il suo aspetto attuale prende forma per volere del duca Francesco I d’Este, che nel 1634 incarica l’architetto Bartolomeo Avanzini di trasformare l’antico castello di famiglia in una moderna dimora extraurbana per la corte. Pitture murali, decorazioni a stucco, sculture e fontane ancora oggi trasmettono il senso di questa “delizia” rimasta a lungo ai margini della conoscenza e della frequentazione pubblica. Dopo molti anni di amministrazione militare e complessi lavori di restauro, nel 2004 il Palazzo è definitivamente entrato in consegna del Ministero della Cultura.
Sito
Orari durante il festivalfilosofia:
Venerdì 13 settembre ore 10.00 – 21.30
Sabato 14 settembre ore 10.00 – 21.30
Domenica 15 settembre ore 10.00 – 17.00
La mostra sarà visitabile fino al 31 dicembre 2024.
Luogo:
Palazzo Ducale – Appartamento dei Giganti
Sassuolo
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