Non solo cura e benessere, ma anche costruzione dell’identità individuale e delle relazioni sociali, capacità di percepire la realtà e aspirazione dell’anima verso l’infinito: sono alcuni dei temi affrontati dal nutrito programma di eventi, tutti gratuiti, che affiancherà le lezioni magistrali del festivalfilosofia dal 13 al 15 settembre a Modena, Carpi, Sassuolo. Per tre giorni strade, piazze e palazzi si riempiranno di mostre, installazioni, concerti e spettacoli, ma anche di sperimentazioni con l’intelligenza artificiale, rassegne cinematografiche, laboratori per bambini e ragazzi. Fra gli ospiti Giovanni Allevi, Giobbe Covatta, Mauro Covacich, Diana Höbel, Alessandra Necci, Massimo Picozzi, Christian Raimo, Emanuele Trevi, Tlon e tanti altri.
Il programma creativo del festivalfilosofia, che ogni anno si dipana su quasi duecento momenti di incontro su Modena, Carpi e Sassuolo, è un unicum nel panorama culturale. Costituisce infatti uno straordinario sforzo collettivo che porta a riflettere sulla stessa parola caratterizzante all’incirca un centinaio di enti e istituzioni radicati sul territorio, che nel giro di tre giorni concentrano una vastissima gamma di iniziative, tutte afferenti all’argomento del festival. Si verifica così un dialogo proficuo con il programma filosofico, i cui temi salienti vengono declinati nelle più diverse forme d’arte e di intrattenimento: vengono coniugate istanze e pratiche oltremodo differenziate in un complesso e diversificato meccanismo, il cui funzionamento testimonia una straordinaria attitudine al gioco di squadra, oltre alla capacità di accostare le forme della creazione a quelle della riflessione. Questa dettagliata guida al programma creativo del festivalfilosofia consente di orientarsi fra i numerosissimi eventi, fornendo informazioni specifiche allo scopo di percorrerli per aree tematiche, tipologie, destinatari ed enti promotori.
La psiche è un concetto che si estende su diversi aspetti dell’umano: dalla coscienza all’anima, dalla mente alla personalità. Anche quest’anno, il programma che affianca le lezioni del festivalfilosofia esplora le diverse declinazioni di una caratteristica fondamentale della nostra identità.
All’interno del programma artistico dell’edizione 2024 – costituito da mostre, installazioni, musica e spettacoli – è possibile riconoscere un’articolata risonanza fra i temi affrontati: ciò darà la possibilità agli spettatori di seguire dei percorsi tematici attraverso opere d’arte, incontri, teatro, fotografia, concerti, performance, reading…
I quattro fulcri teorici attorno a cui si sviluppa il programma artistico del festivalfilosofia 2024 sono Io e noi, Coscienza e percezione, Salute mentale e dinamiche psicologiche, Spirito e assoluto.
La porosità delle relazioni che si instaura grazie al sorgere delle emozioni, e alla loro condivisione, è il leitmotiv di Io e noi. Coscienza e percezione si concentra sulla psiche in quanto facoltà che ci consente di accorgerci del mondo, e quindi di trasformare i dati sensoriali in pensiero e su di essi costruire l’identità che ci permette di dire “io”. Con Salute mentale e dinamiche psicologiche ci sforziamo di indagare l’evoluzione dell’approccio medico e clinico alla mente, nonché le infinite e complesse sfaccettature delle personalità sotto la lente della psicologia. Infine, in Spirito e assoluto, la psiche si fa anima e si pone in relazione con l’orizzonte dell’infinito, tramite le religioni e la spiritualità.
1. Io e noi
1.1 Costruzione del sé interiore
1.2 Anime in relazione
2. Coscienza e percezione
2.1 Cervello, mente e corpo
2.2 L’anima delle cose
3. Salute mentale e dinamiche psicologiche (a questo link)
3.1 Disagio e benessere (a questo link)
3.2 Inquietudini e follie (a questo link)
4. Spirito e assoluto (a questo link)
4.1 Salvare l’anima (a questo link)
4.2 Congiungersi all’universo (a questo link)
1. Io e noi
All’originaria immagine della psiche come una torre si è progressivamente sostituita quella della psiche come una piazza. Se nel primo modello epistemologico la psiche era isolata e inattaccabile, il secondo la presenta piuttosto come suscettibile di continue e infinite variazioni grazie all’intervento altrui, in un tessuto inestricabile di relazioni. La psiche dunque non si limita a informare il nostro approccio nei confronti degli altri ma, soprattutto, ne viene informata: dallo scambio con l’esterno traiamo la nostra identità molto più che dall’isolamento.
1.1 Costruzione del sé interiore
La nostra psiche è il baluardo della nostra identità. Un’identità che, tuttavia, non è monolitica né preordinata, ma va costruendosi man mano nell’introspezione, alla continua ricerca di noi stessi. Tutta la vita diventa così la progressiva crescita di un nostro gemello interiore, grazie al quale comprendiamo chi siamo davvero, cosa desideriamo e quali sentimenti ci caratterizzano.
Cosa costituisce l’identità femminile, e in che modo differisce da quella maschile? Per rispondere a queste domande, Giobbe Covatta mette in scena delle interviste impossibili: da Dio, che svela gli esilaranti retroscena della creazione dell’uomo e della donna, fino a un improbabile uomo del futuro che ci mette in guardia dai rischi di un mondo assoggettato all’arroganza maschile. Con linguaggio irriverente e dissacrante, Scoop. Donna sapiensomaggia la donna con uno spettacolo comico e surreale per sostenere un’iperbolica superiorità della donna sull’uomo (Carpi, Piazza Martiri, ven 13, ore 22.00).
Con l’installazione Tiles. Frammenti d’identità, Kensuke Koike manipola immagini fotografiche coniugandole con la ceramica, materiale per eccellenza del territorio sassolese. Dà così nuova vita a delle identità, che altrimenti sarebbero andate perdute tra album di famiglia dimenticati e mercatini d’antiquariato (Sassuolo, Paggeria Arte&Turismo,ven 13 e sab 14, ore 9.00–22.00, dom 15, ore 9.00–21.00, a cura di: Servizio Eventi Culturali – Comune di Sassuolo, Partner tecnico: Marca Corona, Presentazione ven 13, ore 19.30, alla presenza dell’artista e della curatrice).
Lo specchio non è solo un oggetto fisico: è anche un luogo metafisico, uno spazio di riflessione in tutte le accezioni del termine. La mostra Riflessi. Specchi d’anima e di immagine si apre con una serie di disegni anamorfici del Settecento, in cui l’immagine è correttamente visibile solo su una superficie riflettente, per poi lasciare spazio ad altri oggetti che riflettono l’animo umano, come gli ex libris e i ritratti speculari di artisti, dalla pittura al disegno alla fotografia (Carpi, Musei di Palazzo dei Pio, ven 13–dom 15, 10.00–23.00, curatori: Cosimo Monteleone, Manuela Rossi, a cura di: Musei di Palazzo dei Pio, Presentazione: ven 13, ore 19.30, alla presenza dei curatori).
Il complesso percorso dal caos delle sensazioni alla definizione di una precisa identità psichica viene raffigurato nell’installazione Inside out – Outside in. Dall’io al noi e ritorno. Qui Laura Tarugi pone in relazione sculture in rete metallica, immagini video, un’installazione sonora e un racconto narrato da sculture viventi, fra veli sassi e specchi che creano un gioco capace di definire l’interazione fra la psiche individuale e quella collettiva (Modena, Seminario Metropolitano – chiostro, ven 13 e sab 14, ore 20.30 e 21.30, in scena: Adriana Guerrieri, Stefania Ferrari, Marinella Venturelli, Piera Ferrarini e Maurella Testi, musiche e installazione sonora: Diego Salvatori e Tiziano Popoli).
Le registe della rassegna Est–etiche del sé. Sei film al femminilefanno affiorare nelle proprie opere i fenomeni e le funzioni che consentono all’individuo di formarsi un’esperienza di sé e del mondo, ma soprattutto di agire di conseguenza. I film sono: Flora di Martina De Polo (ven 13, ore 19.00), Il cassetto segreto di Costanza Quatriglio (ven 13, ore 20:45, a seguire incontro con la regista), Non ne parliamo più di Cécile Khindria e Vittorio Moroni, v.o. con sottotitoli italiani (sab 14, ore 19.00, a seguire collegamento video dei registi), Stray Bodies – Corpi erranti di Elina Psykou, v.o. con sottotitoli italiani (sab 14, ore 21.30), How to save a dead friend di Marusya Syroechkovskaya, v.o. con sottotitoli italiani (dom 15, ore 18.30) e La pitturessa di Fabiana Sargentini (dom 15, ore 20.45) (Modena, Sala Truffaut, curatore: Alberto Morsiani, a cura di: Associazione Circuito Cinema).
Il Duomo di Modena è, come recita il famoso slogan, “un film di pietra”. A renderlo tale è la presenza degli innumerevoli personaggi che lo decorano o che hanno contribuito alla sua realizzazione. Dimmi come sei e ti dirò chi sei. Un test di personalità attraverso l’iconografia del Duomo è una visita personalizzata, da svolgersi in autonomia, che pone i visitatori di fronte a bivi: come in un libro–game, davanti a ciascuna biforcazione si deve scegliere da che parte andare, componendo itinerari unici in cui la narrazione prende forma a seconda delle scelte dei partecipanti (Modena, Musei del Duomo – Sito Patrimonio Mondiale,ven 13, ore 10.00–18.00, sab 14 e dom 15, ore 10.00–19.00, a cura di: Musei del Duomo, in collaborazione con: Coordinamento Modena Patrimonio Mondiale).
Il laboratorio Bestiario interiore. I mostri fuori e dentro di noi parte da un’introduzione ispirata alla guida multisensoriale illustrata All’ombra delle pietre, per guidare alla scoperta di alcune delle figure fantastiche del duomo e della torre. Crea così un percorso per lavorare sull’autoconsapevolezza, attraverso lo strumento dell’allegoria, che permette ai partecipanti di dare forma alle proprie emozioni primarie, traducendole in creature fantastiche attraverso la scrittura creativa (Modena, Sito Patrimonio Mondiale di Modena, sab 14, ore 15.00, dom 15, ore 10.00 e 11.30, a cura di: Coordinamento Modena Patrimonio Mondiale – Museo Civico di Modena, Musei del Duomo di Modena).
Partendo dallo stesso spunto, viene organizzato anche l’itinerario tematico e laboratorio creativo–espressivo per bambini (dai 5 ai 10 anni) I mostri esistono se sai immaginarli. Esprimere le emozioni attraverso le iconografie fantastiche del Duomo (Modena, Sito Patrimonio Mondiale di Modena, sab 14, ore 17.00, dom 15, ore 15.00 e 17.00, a cura di: Coordinamento Modena Patrimonio Mondiale – Museo Civico di Modena, Musei del Duomo di Modena, in collaborazione con: Francesco Cangioli).
Le fiabe ci interrogano ponendoci domande sulla nostra identità: chi sono io? Chi vede l’altro da me? Come fa a riconoscerci chi ci ama? L’installazione visivo–sonora Specchio di fiaba. C’era una volta in Persiainvita i partecipanti a muoversi fra immagini riflesse e domande sulla nostra anima, guidati dall’ascolto di una antica fiaba sapienziale (Carpi, Palazzo dei Pio – Castello dei ragazzi – Torre dell’uccelliera, ven 13–dom 15, ore 10.00–20.00, ideazione e voce narrante: Monica Morini, installazione: Bernardino Bonzani e Franco Tanzi, musiche: Gaetano Nenna, collaborazione artistica: Annamaria Gozzi, a cura di: Castello dei ragazzi, in collaborazione con: Teatro dell’Orsa).
Collegato a questa installazione, il laboratorio La forma di me. Riflettersi negli oggetti (a partire dai 4 anni) invita i partecipanti a trovare la forma che meglio li rappresenta, utilizzando specchi, carte, immagini fotografiche e altri materiali concreti (Carpi, Palazzo dei Pio – Castello dei ragazzi – Cortile del Ninfeo, dom 15, ore 16.00–18.30, con: Daniela Tieni, a cura di: Il Castello dei ragazzi).
Il laboratorio creativo (dai 10 ai 13 anni) Vedo doppio. Me stesso e l’altro me prende le mosse dalle storie di Sindbad il marinaio ne Le mille e una notte e di Coralinenell’omonimo romanzo di Neil Gaiman, in cui il protagonista incontra il proprio doppio, accorgendosi che questo personaggio così uguale a lui risulta anche talmente diverso da poter far emergere un aspetto ignoto, un lato oscuro, una parte peggiore e inquietante (Carpi, Palazzo dei Pio – Castello dei ragazzi – Sala espositiva, sab 14 e dom 15, ore 17.00,a cura di: Il Castello dei ragazzi).
Ecco la mia faccia. Prime rappresentazioni del sé è un laboratorio che invita i bambini (da 1 a 3 anni) a utilizzare materiali di recupero e naturali per realizzare il ritratto del proprio volto. È una primissima scoperta di come la nostra faccia sia il luogo in cui il sé si rende visibile e consente di entrare in relazione con l’altro (Carpi, Centro Bambini e Famiglie Scubidù, sab 14, ore 10.00–11.00 e 11.00–12.00, a cura di: Coordinamento pedagogico servizi 0/6 Unione Terre d’Argine, in collaborazione con: educatrici del Centro Bambini e Famiglie Scubidù, Servizi educativi 0/6 Unione Terre d’Argine).
“Nel bosco, cammina cammina…”. Laboratorio e letture animate per bambini e famiglie utilizza le immagini del Museo della Figurina come punto di partenza per un’attività per famiglie, nonché per una serie di letture animate di alcune tra le più belle fiabe della tradizione. In tutte il bosco risalta come elemento primario: un luogo dove perdersi, vivere incontri inaspettati e ritrovare infine la propria strada (Modena, Palazzo Santa Margherita – FMAV to AGO, Museo della Figurina, sab 14, ore 10.00–13.00 e 15.00–19.00, Hansel e Gretel ore 10.00 e 16.00, Jorinde e Joringel ore 11.00 e ore 17.00, a cura di: FMAV to AGO – Dipartimento educativo).
L’adolescenza è l’età di passaggio in cui la psiche si forgia e si trasforma. Costruzione del sé in adolescenza. Cultura, appartenenza e processi migratori è un laboratorio d’arte, di cultura e di inclusione, che sintetizza il lavoro svolto da diversi studenti provenienti da scuole di Modena e dai minori stranieri non accompagnati ospiti della Comunità della Fondazione San Filippo Neri (Modena, Complesso San Filippo Neri – Sala Archi,ven 13 e dom 15, ore 11.00–13.00, sab 14, ore 11.00–13.00 e 17.00–19.00, inaugurazione alla presenza dei curatori, degli ospiti della comunità stranieri minori non accompagnati, dei Dirigenti scolastici e delegazioni di studenti/docenti delle Scuole coinvolte ven 13, ore 11.00, a cura di: Fondazione San Filippo Neri, in collaborazione con: Gruppo PER (Psicoanalisti Europei per i Rifugiati) – Centro Psicoanalitico di Bologna; Liceo Muratori San Carlo (Modena); Liceo Sigonio (Modena); IC9 (Modena); IC6 (Modena); CPIA (Carpi)).
Se mi guardo ti conosco. Il mondo come specchioè un laboratorio per famiglie e bambini (dagli 0 ai 14 anni) che invita a considerare lo specchio insieme come oggetto, simbolo, strumento e gioco, rendendolo una porta magica verso altri mondi; riflesso di verità, ma anche di vanità. Passeggiando nel parco Vistarino, i partecipanti si imbattono in attività dedicate a tutta la famiglia: giochi e installazioni per approfondire il tema del rispecchiamento di sé all’esterno, realizzando un ritratto dal vivo, camuffandosi e truccandosi, ascoltando storie allo specchio (Sassuolo, Villa Giacobazzi – Parco Vistarino (corte della Villa), sab 14 e dom 15, ore 9.30–12.30 e 15.00–19.00, a cura di: Centro per le Famiglie Distretto Ceramico – sede di Sassuolo, in collaborazione con: Librarsi, MeteAperte, Nuovamente Secchia, La comune del parco di Braida, Il Melograno, TSM Centro Distrettuale di Riuso “Le Radici”, Gruppo pittori J. Cavedoni, “Lo Spino” coop sociale, Ci vuole un villaggio, Reti di famiglie accoglienti, Polisportiva Morane).
Ispirato da colori, profumi e sapori degli ortaggi, Tipi da ortofrutta. Se più da frutta o da verdura?è un laboratorio per bambini (dai 3 ai 5 anni e dai 6 agli 11 anni) che consente ai partecipanti di creare il proprio ritratto interiore, utilizzando la tecnica del collage con stampe vegetali, per un mix filosofico tutto da scoprire (Modena, Mercato Albinelli, sab 14, ore 10.15 e 16.30 (3–5 anni), ore 11.30 e 17.45 (6–11 anni), a cura di: La bottega di Merlino, in collaborazione con: Mercato Albinelli).
1.2 Anime in relazione
La psiche non ci separa dagli altri ma costituisce il principale ponte che ci collega a essi. L’empatia consiste proprio nel riconoscere agli altri le stesse caratteristiche della nostra interiorità, e nel poter metterci nei loro panni identificandoci in ciò che stanno provando. È grazie a questa caratteristica straordinaria che gli esseri umani hanno creato una società, tramite una rete di relazioni che lega tutti a ciascuno.
Emanuele Trevi scandaglia le radici africane di Apuleio (nato nell’attuale Algeria) per risalire alle radici della favola di Amore e Psiche. Gli errori di Psiche. Una favola mediterranea affronta una storia ancestrale, nucleo di tutti i possibili romanzi, narrata e rinarrata in innumerevoli versioni diverse, ambientate nei più disparati luoghi della terra, che ruotano tutte attorno al mistero eterno del rapporto fra maschile e femminile. Una storia probabilmente pervenuta all’autore latino attraverso una tradizione orale che si è diffusa fra Mediterraneo e vicino Oriente, e che si perde nella notte dei tempi (Modena, Piazza Grande – Sito Unesco, dom 15, ore 21.00, letture: Valter Malosti, musiche dal vivo: Paolo Spaccamonti, Andrea Cauduro in collaborazione con: Emilia-Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale).
La conversazione Condurre a sé. Il potere della seduzione per Isabella d’Este e Lucrezia Borgia, verte su due figure femminili che hanno dimostrato come la seduzione potesse rivelarsi l'arma più potente, capace di influenzare decisioni politiche e consolidare il potere personale in un'epoca dominata dagli uomini. Alessandra Necci e Giovanni Carlo Federico Villa dialogano attorno a due grandi donne, che hanno saputo sfruttare la capacità di attrarre gli animi, prima ancora che con la bellezza, attraverso un fascino impalpabile ma irresistibile (Modena, Palazzo Solmi – Cortile, ven 13, ore 17.30, a cura di: Gallerie Estensi).
Tlon. Maura Gancitano e Andrea Colamedici indagano l’amore come sostanza psichedelica, che non potremmo più essere in grado di sostenere. In Psichedelia amorosa. Per una nuova educazione sentimentale esplorano l’evoluzione delle relazioni tra amanti attraverso una lente narrativa, mitologica e filosofica, indagando i nuovi paradigmi amorosi del mondo contemporaneo, coi loro crucci, le loro ansie, le preoccupazioni condivise e gli spunti per ricominciare ad allenarci all’alterità (Modena, Piazza Grande – Sito Patrimonio Mondiale, ven 13, ore 21.00).
Lo spettacolo Amore e Psiche tra Apuleio e Boiardo. L’Asino d’oro in volgare con la musica rinascimentaleprevede l’interazione tra testi e musica, con la narrazione di ampi stralci della traduzione italiana cinquecentesca della celebre favola, accompagnata da un programma musicale che presenta una selezione di brani rinascimentali della ricca tradizione polifonica dell’epoca (Modena, Chiesa di San Carlo, sab 14, ore 21.00, con: Consort di flauti L’Aureliana, letture: Valentina Scuderi, a cura di: Grandezze & Meraviglie – XXVII Festival Musicale Estense).
Alla stessa fonte classica è dedicato lo spettacolo Amore e Psiche oggi, in cui il racconto di Apuleio assume forma di coro greco per costituire l’elemento provocatorio all’interno della rappresentazione di conflitti di coppia. Tramite un linguaggio ironico e teatralmente alterato, sia nei gesti che nei ritmi, vengono raccontate storie di amanti appassionati, abbracci disperati e matrimoni improbabili, al fine di proporre un viaggio surreale all’interno della complessità della nostra psiche (Carpi, Teatro Comunale di Carpi, ven 13, ore 21.00, coordinamento: Gigi Tapella, Sara Gozzi, a cura di: Teatro Comunale di Carpi).
La Galleria BPER Banca produce la mostra Psiche allo specchio. Omnia vincit amor: un percorso che si propone come catalogo di speculazioni sulla natura dei sentimenti umani attraverso lo specchio del mito. Lo spettatore viene posto in contatto con i personaggi della narrazione antica presenti in dipinti a tema mitologico, a partire da quelli della vasta collezione di BPER Banca, con l’intento di evidenziare come tale corpus di opere abbia indagato la psiche umana (Modena, La Galleria BPER Banca, ven 13 e sab 14, ore 9.00–23.00, dom 15, ore 9.00–21.00, curatrice: Daniela Ferrari, produzione: La Galleria BPER Banca).
Dal legame fra Amore e Psiche scaturisce la mostra Scuote la mia anima Eros. Amore e Psiche da Apuleio a Rodin, in cui Giancarlo Valentini presenta, a mo’ di contemporanee variazioni sul tema, delle opere scultoree e pittoriche appositamente prodotte, cui l’artista inframezza citazioni per costruire un percorso fra parola e immagine (Sassuolo, Galleria d’arte Jacopo Cavedoni, ven 13–dom 15, ore 10.00–21.00, Curatore: Luca Silingardi, a cura di: Gruppo Pittori “Jacopo Cavedoni”, Presentazione: ven 13, ore 16.00 alla presenza dell’artista e del curatore).
La mostra Per Amore di Psiche. Il mito fra arte, letteratura e diritto accompagna il visitatore attraverso le opere di autori classici e moderni, allo scopo di documentare alcune tappe chiave del lungo cammino che porta dalla favola di Amore e Psiche alla nascita della psichiatria, e quindi dalla narrazione mitologica al sapere scientifico. Una vasta e articolata sezione è dedicata al diritto (Modena, Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti di Modena, ven 13 e dom 15, ore 16.00–20.00, sab 14, ore 16.00–21.00, curatori: Sonia Cavicchioli, Donata Ghermandi, Giorgio Pighi, a cura di: Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti di Modena, Presentazione: ven 13, ore 18.00 alla presenza dei curatori).
Collegata alla mostra è la conversazione Psiche e delitto. Positivismo e rifiuto del libero arbitrio, rileggendo Cesare Lombroso, in cui Thomas Casadei e Giorgio Pighi analizzano la rilevanza della libera volontà negli atti criminosi, alla luce delle teorie giuridiche che mirano a salvaguardare la sicurezza della società dalle conseguenze dei comportamenti determinati dalle anormalità della psiche e dell’indole del reo (Modena, Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti di Modena, sab 14, ore 11.00, a cura di: Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti di Modena).
Nell’installazione REPLICA, Marilisa Cosello analizza e decostruisce le strutture sociali, riflettendo su contesti caratterizzati dalla presenza di regole che definiscono l’identità individuale e collettiva. Attraverso l’uso di diversi media, il visitatore è invitato a riflettere sul concetto di potere espresso tramite norme e istituzioni, osservandone archetipi e stereotipi contemporanei (Modena, Studio Tape, ven 13 e sab 14, ore 10.00-21.00, dom 15, ore 10.00-19.00, a cura di: Studio Tape, in collaborazione con: Galleria Studio G7).
Voci tra le stanze. Echi di letteratura tra le pareti delle bibliotecheè un percorso narrativo e teatrale in cui attrici e attori danno voce a grandi classici contemporanei e grandi autori: due itinerari, di cui uno per bambini dai 6 ai 10 anni, fra gli scaffali di due diverse biblioteche, per inseguire le profondità e le mille sfaccettature della mente umana (Sassuolo, Villa Giacobazzi – Biblioteca dei ragazzi Leontine, sab 14 e dom 15, ore 10.30 e 11.30, Biblioteca N. Cionini, sab 14 e dom 15, ore 16.00 e 17.00, di: Quinta Parete – APS, regia: Enrico Lombardi, a cura di: Biblioteca dei ragazzi Leontine e Biblioteca N. Cionini).
Il reading A scuola tutti bene? Le lettere a una professoressa degli studenti di oggi capovolge la tradizionale prospettiva sulla scuola, consentendo di ascoltare (finalmente!) le emozioni degli studenti,ciò che vivono tra i banchi e che ha un peso fondamentale nella loro crescita personale, sociale e culturale. Leggendo le loro testimonianze autentiche, viene data voce agli studenti, in una sorta di aggiornamento della Lettera a una professoressa degli allievi di don Milani (Modena, Centro Accoglienza “Papa Francesco” – scuola di italiano Penny Wirton, sab 14 e dom 15, ore 16.00, a cura di: Gruppo Don Lorenzo Milani Modena – ODV, in collaborazione con: Caritas Diocesana, produzione: Compagnia Canto di Antigone).
A Collective Consciousness. Terry Riley – In Cè l’esecuzione dal vivo dello spartito del grande sperimentatore musicale degli anni Sessanta. Si tratta di un unico foglio privo di moduli, senza un organico prestabilito o un tempo preordinato, ma che impone a ciascun musicista di regolarsi man mano che l’esecuzione del pezzo procede, ascoltando tutti gli altri; quest’esecuzione sarà, come tutte le altre, diversa da tutte le precedenti e le successive (Modena, Piazza Roma, dom 15, ore 18.30, Chiesa di San Carlo, dom 15, ore 21.00, a cura di: MusicaCantoParola (Gioventù musicale Modena, Coro Luigi Gazzotti, Tempo di Musica APS), in collaborazione con: Ensemble Forma Libera, Liceo musicale Sigonio).
Il cinema ci permette di esplorare le profondità della psiche umana, di confrontarci con emozioni complesse e di riflettere sulla nostra stessa esistenza. La selezione 2024 di Non è l’Ennesimo festivalfilosofiapropone un viaggio introspettivo attraverso storie che da diversi continenti – Africa, Americhe, Asia, Europa – ci restituiscono un’umanità dispettosa, impaurita, gioiosa, emozionante. Film in concorso: Et si le soleil plongeait dans l'océan des nues (E se il sole affondasse in un mare di nuvole) di Wissam Charaf, Francia / Libano, 2024; La ruse (Lo stratagemma) di Johanne Prégent, Canada, 2023; Sur la touche (In panchina) di Kahina Ben Amar, Francia, 2022; What’s up with numbats? (Cosa c’entra con i numbat?) di Elis Rumma, Estonia, 2023; Yellow (Giallo) di Elham Ehsas, Gran Bretagna / Afghanistan, 2023 (Sassuolo, Crogiolo Marazzi, sab 14, ore 21.00, a cura di: TILT Associazione Giovanile APS – Ennesimo Film Festival).
Anime nella nebbia (Italia, 2024 – 45’) è un mediometraggio che vede la protagonista inseguire la figura misteriosa e inquietante del suo doppio, in una vertigine che porterà all’inversione dei ruoli fra cacciatrice e preda: un’indagine sul rapporto fra due donne diverse per età e cultura ma legate da connessioni sotterranee e imprevedibili (Modena, Teatro Guglia, ven 13–dom 15, ore 17.30, 19.00 e 21.00, sceneggiatura e regia: Nicoletta Rinaldi, assistente alla regia: Sabrina Calanchi, segreteria Organizzativa: Alessandra Bertoli, riprese e fotografia: Nicolò Serri, contributo alle riprese: Matteo Roncaglia, montaggio: Saverio Maro, musiche originali di Silverio Lega, testi e voce: Alessandra Bertoli, attrici: Sofia Buttini, Daniela Fini, Annie Claude Gambinò, a cura di: Al posto di me).
In Mère, Elodie Cavallaro scandaglia uno dei più profondi e intimi aspetti della psiche: il legame tra madre e figlio. Lo fa con immagini disordinate e scomposte, come fossero sogni, un labirinto di connessioni, un grappolo di pensieri che si intrecciano, in un’opera che invita alla riflessione sulle relazioni tra realtà, rappresentazione e la nostra esperienza emotiva personale (Sassuolo, M43, ven 13, ore 16.00–21.00, sab 14, ore 10.30–20.00, dom 15, ore 10.30–18.00, curatore: Simone Azzoni, a cura di: Via Mazzini 43 e Discromie, Presentazione: ven 13, ore 19.00 alla presenza dell’artista).
La carne può diventare ostacolo della psiche, in senso tanto fisico quanto metaforico. Nell’installazione MEAT/NOBODY. Tra psiche e corpo: l’Altro, Chiara Ventura utilizza il cibo per presentare come la carne risulti soffocante, difficile da masticare e da ingoiare, senza permettere di andare a fondo e di interiorizzare la violenza dietro le informazioni che quotidianamente ci vengono messe “sul piatto” (Modena, GATE 26A, ven 13 e sab 14, ore 9.00–23.00, dom 15, ore 9.00–21.00, testo critico: Amerigo Mariotti e Giorgia Tronconi, a cura di: GATE 26A, inaugurazione sab 14, ore 18.00, alla presenza dell’artista).
La mostra collettiva Totem e Tabù. Esplorazioni visive del contemporaneo applica l’approccio psicoanalitico nei confronti della natura umana a una civiltà vicinissima: quella in cui siamo immersi qui e ora. Ai fotografi appartenenti ai laboratori nati all’interno del Dipartimento Cultura FIAF è stato affidato il compito di riflettere sulla vita umana nella dimensione collettiva e individuale, realizzando la propria rappresentazione soggettiva e componendo le immagini in sequenze fotografiche articolate che, complessivamente, restituiscono una visione dalle molteplici sfaccettature dei totem e dei tabù che ci portiamo dentro (Carpi, Ex mercato coperto, ven 13 e sab 14, ore 10.00–23.00, dom 15, ore 10.00–21.00, curatori: Renza Grossi, Stefania Lasagni, Massimo Mazzoli e Massimo Plessi, a cura di: Gruppo Fotografico Grandangolo BFI–APS di Carpi, Presentazione: venerdì 13 settembre ore 19.00 alla presenza dei curatori e degli autori).
Lo spettacolo La via del sogno. Viaggio nell’avventura di Carl Gustav Jung, esploratore della psiche accompagna attraverso i sogni, i ricordi e le riflessioni del grande psicanalista, in un viaggio narrato con un dialogo a tre voci, tra racconto autobiografico, frammenti onirici, e riflessione sul senso. Il pubblico, con la sua partecipazione attiva, viene invitato a immaginare un’esistenza più ampia, in una costante relazione etica con l’altro. Ad accompagnare voci e musica sono immagini dei dipinti di Jung (Modena, Chiesa San Carlo, ven 13, ore 21.00, di e con: Andrea Ballestrazzi, Silvia Congiu, Andrea Di Ciano, Simone Maretti, Davide Parodi, Elena Petrassi e Laura Rosella Schluderer, musiche: The Clippers, a cura di: Ho Avuto Sete Odv e Philo Pratiche filosofiche).
Imaginarium. Modelli di vita giovanile fra vip e influencer è un laboratorio che si basa su un database di voci, raccolte nel corso dell’estate,da parte di giovani protagonisti che raccontano a chi si ispirano. I partecipanti possono contribuire ad arricchire la ricerca attraverso interviste in un Audiobox allestito per l’occasione. Il tema viene altresì affrontato con le ragazze e i ragazzi in due Teen talk con un sociologo (Sassuolo, Tana per Tutti / OFF 16, sab 14 e dom 15, ore 10.00–13.00 e 16.00–19.00, Teen talk sab 14, ore 11.00 e 17.30, Open dj set nei pomeriggi di sab 14 e dom 15, con: Stefano Laffi, a cura di: Progetto Adolescenza Unione dei Comuni Distretto Ceramico, in collaborazione con: Centro per le Famiglie Distretto Ceramico, Progetto Zone – Aliante Coop. Sociale, Cooperativa Codici Ricerca Intervento, Coop. Don Bosco & co., Comunità Tana per tutti/OFF 16 – Cooperativa Sociale Gulliver e Cooperativa Sociale Lo Spino).
Chiunque ha un sogno ma, soprattutto, chiunque è il proprio sogno. Il laboratorio per ragazzi I have a dream… we have some dreams(dagli 8 agli 11 anni) invita ciascun partecipante a riflettere sul proprio sogno per il futuro e a progettare dei sogni per la collettività, creando un’opera d’arte condivisa, che racconta di un futuro possibile con l’impegno di tutti (Carpi, Sede del Consiglio dei Ragazzi, sab 14, ore 9.00–10.30 e 10.45–12.15, con: Valeria Podrecca, a cura di: Consiglio dei Ragazzi).
Le fattezze del volto sono il primo modo per riconoscere gli altri, notando la loro specificità e associando i lineamenti a delle caratteristiche individuali, che rendono unica ogni persona. Il laboratorio Io ti guardo… tu mi guardi(dai 4 ai 6 anni) invita ogni bambino, insieme all’adulto che lo accompagna, a osservarsi e riconoscersi insieme attraverso l’utilizzo di specchi, provvedendo poi a raffigurare il volto dell’altro utilizzando uno dei materiali più creativi e stimolanti: la creta, da plasmare in una ricerca condivisa (Carpi, Centro Bambini e Famiglie Scubidù, sab 14, ore 10.00–11.00 e 11.00–12.00, a cura di: Coordinamento pedagogico servizi 0/6 Unione Terre d’Argine, in collaborazione con: educatrici del Centro Bambini e Famiglie Scubidù, Servizi educativi 0/6 Unione Terre d’Argine).
2. Coscienza e percezione
Se la filosofia sorge dalla meraviglia nei confronti di ciò che ci circonda, allora il suo punto di partenza è accorgerci del mondo. La percezione della realtà si fonda sull’intuizione di una distinzione più o meno netta fra noi e ciò che non lo è: la nostra facoltà di vedere e le cose che vediamo, la nostra capacità di udire e le parole che ascoltiamo, la nostra propensione al pensiero e le idee che afferriamo. L’indagine su questa differenza sottile, e talora invisibile, è il fondamento comune di un percorso che parte dalla filosofia teoretica e arriva fino alle neuroscienze. La psiche si declina dunque in quanto coscienza, nelle varie sfaccettature che vanno dall’essere presenti a sé stessi all’essere vigili nei confronti del mondo. Nella consapevolezza che resta impossibile una piena conoscenza di ciò che è dentro e di ciò che è fuori di noi, almeno per ora.
2.1 Cervello, mente e corpo
Cosa ci consente di renderci conto della realtà? La nostra percezione vive sul sottile crinale che separa la materialità dei nostri organi sensoriali dall’attività neurale del nostro cervello, e quest’ultima dal concetto – astratto, ma fino a un certo punto – di mente. La grande sfida della neuroscienza è riuscire a mappare questo labirinto, fondamento e precondizione del nostro pensiero e della nostra identità psichica: quello che Cartesio chiamava il cogito.
Un mental coach per atleti e uno scrittore maratoneta si confrontano nella conversazione Culture dell’esercizio. La performance come motivazione e fatica. Il dialogo fra Giuliano Bergamaschi e Mauro Covacich mira a far emergere una questione chiave del rapporto tra mente e corpo, ossia il ruolo della concentrazione e della motivazione, l’importanza dell’esercizio e dell’allenamento nella realizzazione di sé, tanto nello sport, quanto nella vita, tramite approcci diversi e complementari (Modena, Chiesa San Carlo, dom 15, ore 19.30, in collaborazione con: Panathlon).
Con Le femmine ce l’hanno piccolo. Tragicomico excursus tra le concezioni del cervello femminile dall’Ottocento a oggi, Diana Höbel accompagna gli spettatori in un viaggio teatral–musicale nella storia delle neuroscienze dell’Ottocento: da Paolo Mantegazza a Paul Juliuis Möbius, passando per Cesare Lombroso, abbondano colorite teorie di fisiologi, psichiatri e criminologi riguardo alla presunta inferiorità mentale (e morale) della donna (Modena, Fondazione Collegio San Carlo, ven 13, ore 20.30, a cura di: Amici della Musica “Mario Pedrazzi”, in collaborazione con: SISSA – Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, uno spettacolo di e con Diana Höbel, pianoforte: Simone Guaitoli, Claudia Rondelli, consulenza musicale: Claudio Rastelli, consulenza scientifica: Prof.ssa Raffaella Rumiati – neuroscienziata cognitiva (SISSA), Dott.ssa Elvira De Leonibus – neuroscienziata (CNR)).
La performance Visioni del corpo. Un racconto tra arte contemporanea e danza rompe la barriera fra palco e platea, presentando agli spettatori un’enciclopedia danzante sulla rappresentazione del corpo nell’arte contemporanea. A commentare le opere, in questa esperienza immersiva di dialogo fra arti visive e movimento, Nicolas Ballario e Roberto Escobar, che accompagnano il pubblico sulle tracce della vita degli artisti, mentre Piazza Grande viene ravvivata da brevi performance di danza, grazie all’esibizione del Centro Coreografico Nazionale/Aterballetto (Modena, Piazza Grande – Sito Patrimonio Mondiale, sab 14, ore 22.00, con: Nicolas Ballario, Roberto Escobar, CCN Aterballetto, produzione: Centro Coreografico Nazionale / Aterballetto).
Il cervello è, per certi versi, il deposito dell’animo umano. Oliver Sacks lo vede come una meravigliosa complessità neurobiologica che si esprime attraverso singolari storie di pazienti; Ronald Laing lo considera un campo di battaglia psichico, dove la sanità mentale è spesso una fragile illusione in lotta con la realtà sociale; Roland Barthes lo interpreta come un luogo di produzione e decodifica di segni. Il reading Tre sguardi sul cervello. Sacks, Laing, Barthes consente agli spettatori di scoprire i curiosi effetti sorprendenti e, addirittura, divertenti dell’indagine sul nostro cervello (Modena, Università per la Terza Età di Modena APS, ven 13, ore 21.00, regia: Davide Bulgarelli, a cura di: Università per la Terza Età di Modena APS).
Dalla stregoneria alle battaglie per i diritti, per secoli la psiche delle donne è stata terreno di conflitto, tanto nella sfera privata quanto in quella pubblica. La mostra Psiche era una donna. Cura e controllo della mente femminile presenta un percorso documentario, audiovisivo e iconografico che costituisce un excursus dal Cinquecento a oggi, in cui vengono messi in luce diversi aspetti in cui il ruolo femminile è stato piegato a queste pratiche (Carpi, Archivio storico comunale di Carpi,ven 13–dom 15, ore 10.00–23.00, curatori: Natascia Arletti, Nicola Schincaglia, Eleonora Zanasi, a cura di: Archivio Storico Comunale di Carpi, Centro di ricerca etnografica del Comune di Carpi, Presentazione: ven 13, ore 18.30, alla presenza dei curatori).
Flussi di incoscienza. Ai confini tra algoritmi e psiche è un progetto artistico che consta di due parti. Hot Zone di Claudia Fuggetti costituisce un’esperienza audiovisiva immersiva composta da immagini oniriche e psichedeliche e della proiezione di un videogenerato con una rete neurale e la cui colonna sonora è prodotta dall’AI. I know, we should have talked about it before del duo Bacci | Moriniello consiste invece in un evento performativo, multimediale e interattivo: grazie alla fruizione di un visore in virtual reality (VR), gli spettatori sono trasportati in un ambiente virtuale, dove possono conversare con un avatar governato dall’AI (Modena, Ex Albergo Diurno, ven 13–sab 14, ore 9.30–20.00, dom 15, ore 9.30-19.00, curatrici: Chiara Spaggiari, Cristina Lanzafame, Federica Benedetti, con: Università UPV di Valencia, HUME – Hub de museologia experimental, Smart Life Festival, Modena Città Creativa Unesco per le Media Arts, in collaborazione con: Marco Erpete, Presentazione: ven 13, ore 17.00 alla presenza di artisti e curatrici).
La percezione dell’arte può aprirsi strade impensabili grazie al progresso tecnologico, come dimostra l’innovativa installazione Allucinazioni digitali. Digitalizzare per comprendere la memoria multidimensionale. Attraverso l’uso di proiezioni e schermi interattivi, i visitatori hanno la possibilità di esplorare capolavori pittorici in gigapixel, svelando particolari nascosti delle opere, vivendo un’esperienza immersiva, in cui elementi digitali si fondono con il mondo reale, e vedendo opere d’arte digitalizzate in 3D integrate nell’ambiente circostante (Modena, Gruppo Panini Cultura, ven 13, ore 15.00–19.00, sab 14, ore 17.00–21.00, dom 15, ore 16.30–19.30, a cura di: Gruppo Panini Cultura, Presentazione: ven 13, ore 15.00).
La memoria tattile è ciò che ci consente di “vedere” un’opera d’arte senza utilizzare gli occhi. La mostra Memorie tattili. Visite guidate per visitatori non vedenti o bendati richiede di toccare oggetti d’arte sconosciuti, scavando nella propria memoria l’immagine che corrisponda a ciò che stanno toccando. Di fronte a opere d’arte complesse, i visitatori saranno invitati a riconoscere le differenti parti e comprenderne la posizione, le caratteristiche, i dettagli (Carpi, Musei di Palazzo dei Pio, sab 14 e dom 15, ore 15.00–20.00, una visita ogni ora, per gruppi di 10 persone, a cura di: Musei di Palazzo dei Pio).
Se tutti gli sport e i giochi sono connotati da una forte presenza della psiche, che si esprime attraverso la costruzione di strategie e la gestione delle emozioni, è negli scacchi che il suo intervento appare più decisivo. Il laboratorio Scacchi per tutti! Gioco libero e scacchiera gigante mette a disposizione dei partecipanti diverse postazioni di gioco, da utilizzare liberamente o insieme a istruttori qualificati. Nel corso delle attività, vengono altresì illustrate le partite giocate dai grandi campioni del passato provenienti dal territorio modenese (Carpi, Giardino della Pieve (ex Pretura) e Giardini del Teatro Comunale, sab 14 e dom 15, ore 14.00–19.00, a cura di: Ufficio eventi e promozione economica, in collaborazione con: Club 64 ASD – Modena).
Davanti alla scacchiera si incontrano il corpo e la psiche: sono le due parti di sé che ciascun giocatore deve armonizzare. Cosa accade, però, quando braccio e mente non possono coordinarsi, perché appartengono a due persone diverse? Il laboratorio Braccio e mente. Scacchi a coppie fa affrontare squadre di giocatori, in ciascuna delle quali uno deve pensare la mossa e pronunciare il nome del pezzo da muovere, e l’altro capire cos’abbia pensato e muovere di conseguenza (Carpi, Giardino della Pieve (ex Pretura), sab 14, ore 15.00–18.00, a cura di: Ufficio eventi e promozione economica, in collaborazione con: Club 64 ASD – Modena).
La capacità di astrazione e concentrazione della mente viene messa alla prova anche da La Regina degli scacchi. Partita simultanea tra una giocatrice e dieci avversari, in cui la campionessa nazionale Elisa Chiaron affronta gruppi di partecipanti volontari (Carpi, Giardino della Pieve (ex Pretura), dom 15, ore 15.00–17.00, Con: Elisa Chiaron, a cura di: Ufficio eventi e promozione economica, in collaborazione con: Club 64 ASD – Modena).
Cosa accade quando la psiche si innamora di sé stessa? Oggi siamo tutti vittime, almeno in parte, della sindrome di Narciso: quella che ci causa la continua necessità di ammirazione, l’auto celebrazione e l’assenza di empatia. Nella mostra Narciso. La felicità inafferrabile, l’artista Gaetano Tommasi propone una lettura anti–narcisista dell’esistenza, con ritratti di volti coperti e pervasi dalla volontà di celebrare l'autenticità e la semplicità (Modena, Ranarossa 3.0, ven 13 e sab 14, ore 11.00-23.00, dom 15, ore 11.00-21.00,curatrice: Cristina Boschini, a cura di: Ranarossa 3.0, Presentazione: ven 13, ore 18 alla presenza dell’artista e della curatrice).
La cura di sé passa attraverso piccoli gesti da compiere ogni giorno: il laboratorio Vorrei ma… posso! Piccoli spunti per la cura del sé consente ai partecipanti di individuare pratiche che mettano insieme la meditazione, le attività naturopatiche e le tradizioni orientali come lo yoga. Un’occasione per fermarsi e dedicarsi un momento in cui dare la priorità assoluta alla ricerca dell’equilibrio fra corpo e psiche (Modena, Prenditicura studio, ven 13, ore 13.00–22.00, sab 14 e dom 15, ore 10.00–22.00, a cura di: Prenditicura a.p.s.).
2.2 L’anima delle cose
È possibile collocare il pensiero al di fuori del corpo umano? È il caso dell’intelligenza artificiale, che riproduce gli effetti dell’attività della nostra mente, ma è anche ciò di cui ci rendiamo conto ogniqualvolta un oggetto ci causa un’idea, un sentimento, un’emozione che non ci aspettavamo. Sembra allora che le cose abbiano un’anima, e che la nostra psiche sia in costante dialogo con essa.
Tra il 1944 e il ’50 Bobi Bazlen si affida all’analisi di Ernst Bernhard, basata sulla pratica dell’immaginazione attiva: esprimere le immagini di sogni e fantasie come chiave di lettura dell’inconscio. La mostra Bobi Bazlen. I disegni dell’analisi mostra come il letterato triestino affini la propria tecnica – dalla matita al mandala – esteriorizzando il proprio inconscio in una straordinaria galleria iconografica, che ci conduce al cuore dell’animo di uno dei più portentosi, immaginifici e misteriosi uomini dell’editoria del Novecento, capace di introdurre nel nostro panorama culturale Freud, Jung, Kafka e Musil (Modena, Palazzo dei Musei – Biblioteca Estense e Universitaria – Sala Campori, ven 13, ore 9.00-20.00, sab 14, ore 9.00-22.00, dom 15, ore 10.00-14.00, a cura di: Acquario Editore, in collaborazione con: Biblioteca Estense Universitaria).
L’arte e gli artefatti della tecnoscienza ci avvicinano a una più profonda comprensione delle espressioni non–umane di intelligenza, consentendoci di entrare in relazione con esse, integrarle in un nuovo ambiente collettivo e diffondere una rinnovata etica ecologica. La mostra UMWELT. Arte, tecnoscienza, espressioni non–umane di intelligenza e ambienti collettivi naturali e artificiali gioca con un’interpretazione estesa del concetto di ambiente, che includa le intelligenze naturale, umana e artificiale (Modena, FMAV to AGO – Palazzo Santa Margherita, Sala Grande, ven 13 e sab 14, ore 9.00–23.00, dom 15, ore 9.00–21.00, curatore: Marco Mancuso, produzione: FMAV to AGO, inaugurazione: ven 13, ore 18.00 alla presenza del curatore).
Collegata a questa mostra, la conversazione Intelligenze interscate. Natura e artificio, umano e non–umano, nella mostra Umwelt vede intervenire Davide Piscitelli di Forensic Architecture, coordinatore del progetto The Nebelivka Hypothesis esposto in mostra, e il curatore Marco Mancuso. Il dialogo verte su come la tecnoscienza possa consentirci di comprendere le forme non–umane di intelligenza, relazionandoci a esse all’interno di una nuova cornice di etica ecologica (Modena, Palazzo Solmi – Cortile, sab 14, ore 16.30, modera Lorenzo Respi, a cura di: FMAV to AGO).
Nel folklore giapponese si crede che, quando un oggetto compie cento anni di età, possa acquisire uno spirito, animandosi e diventando cosciente. Sono gli Tsukumogami. Gli spettri degli oggetti nella cultura giapponese, affiancati in questa mostra a alle illustrazioni inedite della fumettista Keiko Ichiguchi, ispirate agli oggetti presenti, in un continuo dialogo fra il concreto e lo spettrale (Sassuolo, Villa Giacobazzi – Biblioteca dei ragazzi Leontine – Sala delle Favole, ven 13, ore 14.30–18.30, sab 14 e dom 15, ore 9.00–13.00 e 14.30–18.30, curatore: Enrico Valbonesi, a cura di: Biblioteca dei ragazzi Leontine, Presentazione: sab 14, ore 16.00 alla presenza del curatore. Visita guidata con l’artista dom 15, ore 16.00).
Nora Krug ha ricostruito la storia della propria famiglia attraverso un percorso illustrato, in cui si intrecciano i ricordi personali, per una graphic novel autobiografica che miscela con sapienza fotografie e infografiche a illustrazioni e dialoghi. A quest’impresa narrativa è dedicata la mostraHeimat. Un viaggio alla ricerca delle proprie radici (Modena, Galleria Europa – Europe Direct (Palazzo comunale), ven 13–dom 15, ore 9.00–19.00, a cura di: EUROPE DIRECT Modena, in collaborazione con: Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Modena, Associazione Culturale Italo–Tedesca “Accademia della Crucca” di Modena).
Collegati alla mostra, Heimat. Laboratori per raccontare la propria storia con linguaggi diversi propongono tre eventi basati sulla graphic novel di Nora Krug. Un laboratorio sulla Memoria familiare a fumetti, in cui imparare a trasformare un fumetto un evento della propria vita recente; la versione in lingua inglese dello stesso laboratorio; e un approfondito evento di formazione per insegnanti (Modena, Galleria Europa – Europe Direct (Palazzo comunale), Formazione insegnanti ven 13, ore 11.00–13.00, Memoria familiare sab 14, ore 16.00–18.00, Workshop in inglese dom 15, ore 16.00–18.00, di: Stefano Ascari e Iris Faigle, a cura di: EUROPE DIRECT Modena, in collaborazione con: Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Modena e Associazione Culturale Italo–Tedesca “Accademia della Crucca” di Modena).
Nella mostra fotografica Le stanze di Psiche, Daniela Radigheri ci fa entrare negli studi di psichiatri, psicologi, psicoanalisti e psicoterapeuti, dove si crea un’atmosfera satura di emozioni e di sentimenti indicibili che, con il tempo, vengono messi a fuoco, trasformandosi in parole e pensieri che restituiscono chiarezza ai pazienti. Il progetto si apre sullo storico lettino di Cesare Musatti, abbinato a reperti archeologici che alludono all’importanza del suo contributo alla psicoanalisi (Modena, Complesso San Paolo – Sala del Leccio, ven 13 e sab 14, ore 9.00–23.00, dom 15, ore 9.00–21.00).
La mostra La contingenza e la materia. Il soffio vitale negli oggetti presenta alcuni lavori di Stefano Arienti e le opere che ha realizzato per Marca Corona. Queste ultime sono figlie della contingenza e della meraviglia del processo partecipativo, messo in atto a partire dagli incontri con i dipendenti dell’azienda. Una testimonianza di come l’intervento dell’artista crei un rapporto duale, stretto e imprescindibile, fra l’anima delle cose e quella della persona, alla ricerca di una leggerezza in grado di infondere vitalità nella materia (Sassuolo, Palazzo Ducale – Appartamento dei Giganti, ven 13 e sab 14 ore 10.00-21.30, dom 15, ore 10.00-17.00, per: Marca Corona, a cura di: Francesca Disconzi, In collaborazione con: R&P Contemporary Art).
Il progetto artistico Anime di carta. Raffigurazioni della psiche in animulae e leporelli consta forme sottili ed esitanti, in perpetua trasformazione, la cui impalpabilità non manca tuttavia di renderle fisicamente presenti e tangibili; corpi cartacei, ibridati fra loro, che si rincorrono come in una danza incessante che sembra renderli inafferrabili. L’artista Antonella De Sarno fornisce così una raffigurazione concreta della coscienza come sottile punto di incontro fra anima e corpo (Modena, ArtEkyp Open Studio, ven 13–dom 15, ore 10.00–22.00, curatori: Francesca Baboni, Stefano Taddei, produzione: ArtEkyp Open Studio, Presentazione: ven 13, ore17.00 alla presenza dell’artista e dei curatori).
La carta, i vecchi libri, le fotografie, pagine di giornale e altri articoli di uso comune e quotidiano costituiscono frammenti di mondi incontrati per caso nel corso della nostra vita. Nella mostra collettiva Ephemera. L’anima delle cose inutili fra collage e assemblage, gli artisti Maite Damone, Deborah Di Leo, Cristina Faedi, Alessandra Faleggi, Giona Maiarelli e Laura Morselli uniscono gli oggetti in collage e assemblage tridimensionali: il loro riuso creativo li trasforma in reliquie la cui unione racconta nuove storie e dà vita a opere d’arte. Viene così esplorato il rapporto fra l’uomo e le cose, imperniato sul riconoscere un’anima agli oggetti della memoria (Modena, Laboratorio artigianale Artemisia Opere, ven 13 e sab 14, ore 9.00–23.00, dom 15, ore 9.00–21.00, curatrice: Cristina Faedi, presentazione: ven 13, ore 18.00 alla presenza della curatrice e degli artisti).
La mostra Esoscheletri psichici. Coscienza, apparenza, appartenenzaconcentrala propria attenzione sulle strutture psichiche di confine, autocostruite o applicate da altri, che separano o collegano le pulsioni interiori e le pressioni esteriori. Vengono esposte opere di Paolo Cambi, Pieranna Gibertini, Matteo Manghi, Paola Martinelli e David Nicastro che indagano sul rapporto fra autopercezione interiore e immagine del sé, in particolare nelle sue sfaccettature – anche patologiche o proiettive – nonché sulle ferite che le sofferenze lasciano sulla coscienza (Modena, Centro Culturale G. Alberione, ven 13 e sab 14, ore 9.00–22.00, dom 15, ore 9.00–21.00, curatore: Paolo Cambi, a cura di: Fotoclub Colibrì BFI, Presentazione: ven 13, ore 17.00, alla presenza degli artisti e del curatore).
Odissea virtuale. Nuove frontiere per la divulgazione della cultura digitale è un’installazione che consente di (metaforicamente) toccare con mano l’impatto della VR sulla nostra percezione e sulla nostra psiche. Indossando visori, comodamente seduti, i partecipanti possono vivere viaggi in mondi inaspettati e in situazioni inesplorate, attraverso una narrativa che si discosta dagli stilemi tradizionali del cinema, e che la fruizione immersiva rende non solo emozionante ma, soprattutto, totalizzante (Sassuolo, Biblioteca N. Cionini – secondo piano, sab 14 e dom 15, ore 10.00–13.00 e 15.00–19.00, A cura di:TILT Associazione Giovanile APS – Ennesimo Film Festival).
L’installazione Dentro ognuno di noi c’è un pozzo nasce dal laboratorio di costruzione di oggetti di scena da parte degli utenti di Social Point: i partecipanti, tramite esercizi teatrali, hanno esplorato il proprio pozzo interiore, facendone emergere sette oggetti che rappresentano i loro vissuti. Ogni oggetto ha un suo potere e una sua funzione inaspettata, e l’installazione li fa interagire con un soundscape e una performance di danza sperimentale, che attiva gli oggetti di scena e dà vita alle storie individuali che compongono (Modena, Piazza Matteotti, ven 13–dom 15, ore 10.00–13.00 e 15.00–19.00, a cura di: Centro Servizi Volontariato Terre Estensi, Mondo Barrio, Social Point (DSM–DP, CSS, Aliante coop. sociale), in collaborazione con: Tahin, performance live: ven 13 e sab 14, ore 18.00, dom 15, ore 11.00).
Viaggio oltre l’ignoto. Laboratorio di scrittura tra umano e artificiale fa dialogare i giovani direttamente con il futuro, tramite un esperimento di scrittura che costituisce una sfida narrativa tra essere umano e macchina, proposta da un pool di pluripremiati autori per ragazzi. Il laboratorio (per ragazzi dagli 11 ai 14 anni) propone una sfida con le intelligenze artificiali generative e invita i ragazzi a una riflessione più ampia su pro e contro delle nuove sfide tecnologiche (Modena, Biblioteca civica Antonio Delfini – Sala conferenze Palazzo Santa Margherita, sab 14, ore 17.00, con: Pierdomenico Baccalario e Marco Magnone, a cura di: Biblioteca Civica Antonio Delfini, in collaborazione con: Editrice Il Castoro, Book on a Tree).
Il tempo è il materiale attraverso cui lasciamo all’esterno l’impronta dei nostri pensieri e dei nostri sentimenti compiendo delle azioni. Perciò a volte è veloce e altre è lento. Nel laboratorio creativo Che hai fatto oggi? Impariamo che il tempo siamo noi i bambini (dai 6 agli 11 anni) scopriranno con racconti e illustrazioni cosa sono le ore, i minuti e i secondi, osservando quante cose si possono fare in una giornata (Modena, Gruppo Panini Cultura, ven 13, ore 17.00, sab 14, ore 18.30, con: Stefano Ascari, Christian Lodesani, a cura di: Gruppo Panini Cultura).
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