3. Salute mentale e dinamiche psicologiche
Il concetto di salute ha da sempre una duplice connotazione: a quella del corpo si affianca quella dell’anima, inizialmente declinata in termini di salvezza spirituale, ma oggi concepita come condizione fondamentale di un più complessivo e fragile benessere psicofisico. È all’interno di questa cornice che bisogna definire la salute mentale; non come un criterio per stabilire una netta distinzione fra una maggioranza di sani e una minoranza di ammalati, bensì come un equilibrio variabile da preservare continuativamente. Di lì si irradia una quantità di dinamiche più o meno diffuse e celebri (come ad esempio il narcisismo, forse la vera cifra psicologica del nostro tempo) che rendono la psiche un bene delicato e, al contempo, un’arma potenzialmente distruttiva.
3.1 Disagio e benessere
Malattia e cura sono da sempre i due versanti da cui approcciare la psiche. Da un lato, appare impossibile pensare a un modello psichico perfetto, completamente immune da falle, da adottare come pietra di paragone per individuare cosa è sano e cosa no. Dall’altro, tuttavia, la medicina e la psicologia hanno progressivamente individuato stratagemmi per intervenire a lenire la sofferenza psichica, non in vista di un astruso ideale di normalità ma di un più pragmatico obiettivo: quello di star bene.
In occasione dell’uscita del suo nuovo libro, nella conversazione Rinascite. Quando le prove della vita sono doni, Giovanni Allevi fornisce una testimonianza di come la psiche muta, evolve, cresce e con la giusta dedizione approfondisce la consapevolezza di sé. Testimone e protagonista di un personale percorso di rinascita, attraverso l’esperienza – tragica e tenace – di una grave malattia, il grande musicista, e filosofo, racconta in dialogo con Federico Taddia come sia stato indotto a riflettere sulla vita, sulla sofferenza, sull’anima e sul sé, mettendosi in cerca di una filosofia dell’autenticità e del dono (Sassuolo, Piazza Garibaldi, ven 13, ore 22.00).
Quali elementi inducono un assassino a colpire in modo efferato, o un serial killer a reiterare la propria azione criminosa? Come si capisce se chi compie un delitto sia capace di intendere e di volere? In I buoni lo sognano, i cattivi lo fanno. Dentro la psiche degli assassini, Massimo Picozzi racconta come non sempre tali elementi appaiano univoci e spesso, anzi, risultino controintuitivi: perciò non è raro che, specie di fronte a casi di grande copertura mediatica, gialli che appassionano e tengono col fiato sospeso l'opinione pubblica per intere settimane, lettori e telespettatori finiscano per dividersi più sui risultati delle perizie psichiatriche che sull’effettiva colpevolezza (Carpi, Piazza Martiri, sab 14, ore 22.00).
Giulia Iacolutti propone in I don’t care (about football) una fotodocumentazione d’artista sulla Marangoni 105, squadra di calcio nata nel 2011 all’interno di una residenza psichiatrica di Udine, gestita dalla Cooperativa Duemilauno Agenzia Sociale. L’installazione, nata come progetto partecipativo, testimonia tre anni di documentazione, incontri e interviste a opera dell’autrice, col continuo coinvolgimento di giocatrici e giocatori all’interno del progetto creativo (Modena, Arena Spazio Culturale, ven 13-dom 15, ore 12.00-20.00, curatrice: Marcella Manni, a cura di: METRONOM, in collaborazione con: Arena Spazio Culturale, Presentazione: ven 13, ore 12.00 alla presenza dell’artista e della curatrice).
Collegata alla mostra, la conversazione I don’t care (about football). Cuore e cervello, un gioco per diventare altro da ciò che si è fa confrontare riguardo ai persistenti pregiudizi sul disagio psichico Mario Colucci,Tiziano Possamai e Giulia Iacolutti. Il racconto del lavoro attorno alla mostra dimostra come il fare diversamente e il pensare diversamente ci possano trasformare e rendere altro (Modena, Palazzo Solmi – Cortile, sab 14, ore 18.00, a cura di: Generazione Critica).
Alla passione per il calcio connessa alla difesa dei diritti umani e civili, tra professionismo e amatorialità, è dedicato anche la diretta podcast di Giuseppe Pastore, intitolato I care about football. Sport, diritti e disabilità. Col giornalista dialogano, fra gli altri, Guido Giusti, Andrea Bortolamasi e Simone Alberici (Modena, Arena Spazio Culturale, dom 15, ore 11.30, A cura di: Difesa Civica Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con: FIGC e FIGC-DCPS).
È possibile investire in una cultura della saluta supportata da politiche adeguato nell’attuale sistema sanitario? Nella conversazione Cura integrale. Una sanità a sostegno del benessere, Elisabetta Lalumera e Claudio Vagnini indagano un possibile quadro teorico e strategico generale, sui temi della salute e del benessere, tra principii, definizioni e strumenti necessari (Modena, Palazzo Solmi – Cortile, dom 15, ore 17.30, In collaborazione con: Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena).
È possibile investire in una cultura della salute supportata da politiche adeguate all’interno dell’attuale sistema sanitario? Elisabetta Lumera, filosofa i cui lavori indagano le definizioni di salute e benessere in medicina, dialoga con Claudio Vagnini, Direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena ed esperto di progettazione sanitaria. Dal confronto emerge un quadro teorico e strategico generale sui temi della salute e del benessere tra princìpi, definizioni e strumenti necessari.
Il Sé non è un concetto monolitico, ma è radicalmente multiforme, fluido e suscettibile ad innumerevoli declinazioni. Quando la malattia oncologica irrompe, ha un impatto su tutti gli aspetti dell’esistenza della persona che la ospita, e inevitabilmente incide sulla percezione di sé stessi. Il laboratorio Il Sé malato. Verso l’integrazione delle sue parti condotto dagli psicologi di Fondazione ANT, propone una riflessione sull’esperienza di malattia oncologica e su come essa metta in crisi il Sé della persona che attraversa quest’esperienza (Modena, Palazzo Carandini – sala piano terra, ven 13, ore 15.00 e 16.30, sab 14, ore 10.30 e 12.00, a cura di: Fondazione ANT Italia Onlus).
Respirare è l’atto che accompagna ogni istante della nostra esistenza, ma passa quasi sempre inosservato. Il laboratorio di ricerca teatrale Inspirare, espirare. Stati emotivi tra recitazione e contemplazione utilizza il respiro come punto d’incontro fra tecniche di recitazione e arti contemplative. Grazie al potere della parola recitata, la pratica di attenzione al respiro si integra con quella della recitazione per intraprendere un viaggio verso la nostra anima e una maggiore consapevolezza nella gestione delle nostre emozioni (Sassuolo, Auditorium Pierangelo Bertoli, sab 14 e dom 15, ore 10.30 e 11.30, di e con: Enrico Lombardi e Alessio Conti, a cura di: Quinta Parete – APS).
Ispirato a Il ladro di anime di Sebastian Fitzek, lo spettacolo SOPOR. Anime sospese esplora il sottile crinale che separa l’essere coscienti dall’essere vigili, indagando su come le volizioni della nostra anima cambino in base alla condizione in cui si trova il corpo, e mostrando sullo sfondo gli inquietanti interrogativi etici che ciò solleva (Modena, Palazzo Solmi – Cortile, sab 14, ore 21.30, a cura di: Associazione culturale “Il Leggio”, Banca del Tempo Modena e Arcoscenico).
Giorgio Li Calzi vs. La neuropatologia. Sonorizzazione dal vivo è l’occasione di riscoprire un documento scientifico unico nel suo genere, che permette di riflettere sull’evoluzione delle forme di disturbo neuropatologico e sui metodi di cura. A quasi centovent’anni di distanza dall’uscita, il musicista Giorgio Li Calzi sonorizza dal vivo questa enciclopedia di traumi provenienti da un mondo distante: musica elettronica e analogica dialogano con “coscienze differenti”, in una sorta di tentativo di disvelamento di codici che all’epoca la scienza faticava a interpretare (Carpi, Biblioteca multimediale Arturo Loria – Auditorium, ven 13, ore 21.00, Con: Giorgio Li Calzi (tromba, elettronica), produzione: Festival dell’Innovazione e della Scienza di Settimo Torinese e dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, a cura di: Biblioteca multimediale A. Loria, introduzione al cineconcerto di: Lorenzo Garzaro).
Il lavoro di Medici Senza Frontiere si svolge in luoghi in cui non solo latitano la cura e la dignità umana, ma in cui la dimensione della sofferenza psichica è così vasta da contaminare chiunque. Il laboratorio Tutti coinvolti. Sfide emotive e mentali nelle emergenze umanitarie propone al pubblico un percorso immersivo strutturato tra le esperienze nei campi profughi, nelle zone di guerra e nelle carceri, per esplorare il cambiamento interiore attraverso volti umani (Modena, Complesso San Filippo Neri – cortile coperto, ven 13, ore 15.00–19.00, sab 14 e dom 15, ore 10.00–19.00, a cura di: Medici Senza Frontiere).
I fenomeni dell’apprendimento e della percezione rivelano come la nostra mente interpreti e talvolta distorca la realtà, influenzando il nostro comportamento e subendo pressioni psicologiche. Il laboratorio Illusioni e mindfulness. I segreti della percezione e la gestione dello stress, tramite una escape room,permette ai partecipanti di risolvere enigmi basati su illusioni ottiche e allucinazioni e di apprendere tecniche di mindfulness e meditazione per gestire lo stress (Modena, AGO Modena Fabbriche Culturali – Future Education Modena, ven 13, ore 16.30–21.30, dom 15, ore 10.30–13.00, a cura di: Future Education Modena).
Nella mente degli ammalati, tutto sembra lentamente scomparire: parole e immagini diventano sconnesse e illeggibili. In loro resta, tuttavia, una scintilla. Le opere di Andrea Federici, esposte nella mostra Alzheimer. Il mondo interdetto,rappresentano questa progressiva perdita delle parole e dei ricordi dovuta alla malattia, offrendo però spiragli di speranza grazie alla persistenza del sogno. Lì reale e razionale perdono significato, e al malato viene donata la possibilità di ritrovare una dimensione in cui essere pienamente sé stesso (Modena, Ranarossa 3.0, ven 13 e sab 14, ore 11.00-23.00, dom 15, ore 11.00-21.00, curatrice: Cristina Boschini, a cura di: Ranarossa 3.0, Presentazione: ven 13, ore 18 alla presenza dell’artista e della curatrice).
L’incremento di fenomeni di disagio e di disturbi mentali viene affrontato dal laboratorio Scuola di emozioni. Dare un nome alle sfide della crescita. Si tratta di una lezione partecipativa e dimostrativa, in cui gli psicologi e gli operatori dell’Azienda USL di Modena fanno sperimentare al pubblico alcuni strumenti ed esercizi utili all’espressione e alla verbalizzazione delle proprie emozioni, in modo tale da uscire da uno stato di isolamento e ricercare attivamente il proprio benessere, comprendendo l’importanza di una cultura dell’interdipendenza basata sull’ascolto e sulla prossimità reciproca (Modena, Complesso San Filippo Neri, sab 14, ore 17.00–19.00, a cura di: Azienda Unità Sanitaria Locale di Modena).
Ai disagi creati dalle pressioni relative a lavoro e studio è dedicato il laboratorio Occupati, pre–occupati o dis–occupati? Generazioni in dialogo tra vita, lavoro e benessere psicologico. Le domande che costellano la crescita personale dei giovani vengono affrontate per comporre insieme ai partecipanti, in un confronto reciproco, un mosaico di visioni e prospettive sul grande tema del rapporto tra lavoro e benessere psichico nelle diverse età della vita (Carpi, Spazio Giovani Mac’è!, sab 14, ore 10.00–12.30 e 15.30–18.00, a cura di: Alessandro Cattini e Sara Donati, in collaborazione con: Tavolo Giovani "Vez", Coop.va Le Macchine Celibi, Servizio Giovani – Sport – Benessere Comune di Carpi).
Come garantire l’espressione della volontà individuale a persone che non hanno altra forma di espressione fisica o verbale? Il laboratorio Dimensione psichica e volontà individuale. Il Notaio interprete per il superamento delle barriere giuridiche presenta gli strumenti che consentono la partecipazione diretta agli atti pubblici da parte di persone affette da SLA e dalle assimilabili sindromi “locked in”; è un’occasione per scoprire le novità giuridiche in materia di eliminazione delle barriere sociali, integrazione degli individui e riconoscimento dei loro diritti inviolabili (Modena, Complesso San Filippo Neri, sab 14, ore 10.00–13.00, a cura di: Consiglio Nazionale del Notariato e Consiglio Notarile di Modena).
La memoria in scatola. Quando la cultura si fa benessere è una mostra che presenta dieci “scatole parlanti”, esito del lavoro di un’équipe di esperti con persone affette da diverse forme di declino cognitivo. Le scatole, che contengono materiale fotografico e documentario conservato nei due istituti, narrano – attraverso la voce di attori professionisti – le storie non scritte e le memorie personali dei soggetti coinvolti (Modena, Palazzo dei Musei – Archivio Storico del Comune di Modena e Biblioteca civica d’arte e architettura Luigi Poletti, ven 13–dom 15, ore 9.00–23.00, a cura di: Biblioteca civica d’arte e architettura Luigi Poletti e Archivio Storico del Comune di Modena, in collaborazione con: Archivio di Stato di Modena, Presentazione: ven 13, ore 17.30 in Archivio Storico e a seguire in Biblioteca Poletti alla presenza di Sara Uboldi).
Collegata a questa mostra, il laboratorio La memoria in scatola. Pratiche di terapia culturale consente di conoscere e sperimentare su di sé tale metodo. I partecipanti sono guidati nella realizzazione della propria scatola della memoria, a cui affidare la narrazione di sé e la testimonianza tangibile della propria individualità (Modena, Palazzo dei Musei – Lab Zero99, ven 13, ore 21.00–22.30, sab 14 e dom 15, ore 10.30–12.00, 15.00–16.30 e 18.00–19.30, con: Luisa Capelli, a cura di: Biblioteca civica d’arte e architettura Poletti e Archivio Storico del Comune di Modena nell'ambito della rete Archivi e salute).
La mostra Teste fiorite. “Se invece dei capelli sulla testa ci spuntassero i fiori, sai che festa?”riprende un distico di Gianni Rodari per esporre opere, realizzate con materiali di recupero, dagli ospiti di Centri diurni, associazioni e gruppi che compongono l’area fragili del Distretto Ceramico (Sassuolo, Villa Giacobazzi – portico vetrato e area limitrofa, sab 14 e dom 15, ore 9.30–12.30 e 15.00–19.00, a cura di: Ufficio di Piano - Unione dei Comuni del Distretto Ceramico e CSV Terre Estensi ODV, in collaborazione con: Gulliver Cooperativa Sociale - SEI Servizio Educativo Inclusivo e Centri socio riabilitativi diurni (Aquilone, Fossetta, Lupi Sociali, Non ti scordar di me, Villa Sabbatini), Anffas Sassuolo, Ass. San Gaetano, Aut Aut, Bloved Bimbi Amati, Circolo Agape Braida, Concresco, Croce Rossa Prignano, Croce Rossa Sassuolo, Curacari, In-contromano, Mete Aperte, Nuovamente, Solgarden Soc. Coop, Tutto si muove).
Un percorso espositivo, incentrato su fonti dell’Archivio Estense e dell’Inquisizione modenese, che affronta le diverse accezioni della cura, fra anima e corpo: la mostra Psiche e salute. Cura di anima, corpo e mente nelle carte d’archivio accompagna i visitatori in un itinerario che va dalle lettere dei confessori ai duchi d’Este ai carteggi di Ludovico Antonio Muratori, dagli atti inquisitoriali alle lettere dei medici di corte e ai campioni dell’Erbario estense (Modena, Archivio di Stato di Modena, ven 13 e dom 15, ore 16.30–19.30, sab 14, ore 18.00–21.00, curatore: Riccardo Pallotti, a cura di: Archivio di Stato di Modena, Presentazione: ven 13, ore 16.30 alla presenza del curatore).
Due progetti dell’Azienda Ospedaliero–Universitaria di Modena vengono presentati al festivalfilosofia. Il laboratorio L’umanizzazione delle cure. Pratiche di yoga per l’endometriosi è dedicato a “Endogym”, progetto che propone una lezione frontale di Yoga preceduta da un breve intervento da parte di un gruppo di fisioterapisti e ginecologi. Segue una sessione di yoga in piazza aperta a tutti i partecipanti (Modena, Piazza Roma, sab 14, ore 17.00–18.30, a cura di: Azienda Ospedaliero–Universitaria di Modena, intervengono: Claudio Vagnini, Carlo Alboni, Giovanna Fabbri, Sara Bertoletti, Gaetano Zanni, Giovanna Monduzzi, Maria Molitierno, modera: Paolo Tomassone).
Nel laboratorio L’umanizzazione delle cure. Intervento di pet therapy integrato a pratiche di Mindfulness viene invece presentato il progetto “Respira–Mo – Insieme agli animali”, già avviato negli ospedali modenesi. Ai partecipanti viene proposta una pratica immersiva con visualizzazioni guidate ispirate alla natura e agli animali, alternate a tecniche di respirazione e consapevolezza (Modena, Piazza Roma, dom 15, ore 11.00–12.30, a cura di: Azienda Ospedaliero–Universitaria di Modena, intervengono: Claudio Vagnini, Dilia Giuggioli, Enrico Clini, Luca Lolli, Margherita Carretti, modera: Paolo Tomassone).
3.2 Inquietudini e follie
Chi ha detto che una psiche perfettamente equilibrata sia una psiche perfetta? Gran parte del progresso umano – sia in termini di sperimentazione artistica sia in termini di creatività tecnologica – deriva dalla capacità di percepire lo squilibrio, arrovellarsi sulle inquietudini, essere visionari e saper abbandonarsi a una prolifica follia.
Elio Germano appare in realtà virtuale per un monologo incentrato su domande fondamentali riguardo a consenso, libero pensiero, affabulazione, dittatura. Segnale d’allarme – La mia battaglia VR è unaferoce e allucinata narrazione su un’epoca di informazione fatta solo di opinioni e di tecnologia che rischia di farsi veicolo di pura distrazione di massa: la nostra psiche sottoposta a questa continua sistematica pressione, che la forgia esasperandola, con un’intensità paragonabile a quella che ha portato le masse a precipitare nelle grandi catastrofi politiche e sociali del Novecento (Modena, Biblioteca civica Antonio Delfini – sala conferenze – Palazzo Santa Margherita, ven 13, ore 21.00, sab 14, ore 19.30, testi: Elio Germano e Chiara Lagani, regia: Elio Germano, regia VR: Omar Rashid, aiuto regia: Rachele Minelli, operatore VR: Dario Costa, luci: Alessandro Barbieri, produzione: GOLD / INFINITO, a cura di: Biblioteca civica Antonio Delfini).
Mentre infervorano le mille guerre culturali evocate in nome della politica delle identità, è meno visibile la riduzione della qualità del confronto e del conflitto tra le idee. È come se venissero messi in discussione in modo surrettizio presupposti dell'illuminismo quali la ricerca collettiva della verità, il principio di tolleranza, il metodo scientifico. Nella conversazione La mordacchia e la manipolazione. Censura, abuso e violenza simbolica nel dibattito pubblico e nell’informazione, Alberto Nerazzini e Christian Raimo esplorano i confini di una crisi epistemica che informa poi tutte le altre crisi delle infrastrutture dei saperi: quella del giornalismo, quella educativa, quella dei partiti, quella delle istituzioni (Modena, Palazzo Solmi – Cortile, sab 14, ore 15.00, in collaborazione con: Associazione DIG - ETS / DIG Festival 2024).
L’ecoansia all’esame degli scettici: Il dottor Stranoclima. Ovvero come ho imparato a non preoccuparmi e amare la mia ecoansia, è in incontro/scontro generazionale tra giovani attivisti in preda a turbamenti e adulti diffidenti o dubbiosi che i cambiamenti climatici esistano e possano addirittura avere un impatto sulle emozioni umane. Giovanni Mori e Alessandro Gilioli si producono in uno scambio ironico e colto, al cui termine il pubblico viene coinvolto con un quiz per scoprire quanto si sia ecoansiosi (Modena, Palazzo Solmi – Cortile, dom 17, ore 21.00, a cura di: Fondazione Finanza Etica, Valori.it).
La mostra Nella mente del Maestro. Salvador Dalì “Arte e Psiche”esibisce pezzi notevoli, testimonianze e segni eminenti del grande surrealista, evidenziando lo stretto legame fra il suo metodo artistico e la rivoluzione psicoanalitica. Il percorso espositivo conduce gli spettatori in un viaggio nella mente di Dalì e nel lavoro di Dalì sulla mente, documentando la sua raffigurazione dell’inconscio anche attraverso grandi sculture monumentali collocate in luoghi rilevanti della città (Modena, Nuova Ala di Palazzo dei Musei – Area Espositiva, ven 13 e sab 14, ore 9.00-23.00, dom 15, ore 9.00-21.00, curatore: Beniamino Levi, produzione: Dalí Universe).
In Diario Inconsciente, Agostino Rocca porta in scena un adattamento che germina dall’opera omonima di Santiago Loza, per dimostrare come l’autore e regista argentino sia partito dalla propria disgregazione di individuo, riuscendo poi a orientarsi nel disordine psichico grazie alla parola scritta (Carpi, Auditorium San Rocco, ven 13, ore 21.00, in scena: Agostino Rocca, sound design: Agostino Rocca, regia: Lisandro Rodriguez, testo: Santiago Loza, traduzione: Teresa Vila, produzione: CTIA–Cooperativa Teatrale Italo Argentina, Estudio Los Vidrios, Il Casale–dove l’arte trova rifugio).
Spirale. Poesia nel labirinto di Psiche è una installazione a pavimento che colloca al centro del chiostro della chiesa di San Biagio il testo di sette poesie di Andrea Sirotti. Il testo delle poesie risulta leggibile camminando lungo una spirale quadrata, secondo un itinerario di andata e ritorno. Perché la lettura – in particolar modo quella del testo poetico – non è mai un semplice incameramento di dati, bensì un intreccio di sentieri che la nostra psiche percorre alla ricerca delle vie meno battute (Modena, Chiostro di San Biagio nel Carmine, ven 13, ore 10.00–13.00 e 15.00–19–00, sab 14, ore 10.00–13.00 e 15.00–21.00, dom 15, ore 10.00–13.00 e 15.00–19–00, curatore: Fausto Ferri, presentazione: ven 13, ore 10.30 alla presenza dell’autore e del curatore).
Un calciatore più di ogni altro è parso cadere più volte sotto il peso della propria psiche, quasi sprofondare e cercare il modo, con fatica sempre maggiore, di rialzarsi di nuovo. Lo spettacolo Ho ancora paura del buio. Viaggio con Paul “Gazza” Gascoigne indaga sul suo talento puro e travolgente e ci porta a scrutare, dietro le espressioni da clown, i suoi occhi velati e lucidi, che sembrano sempre trattenere il pianto (Modena, Palazzo Solmi – Cortile, ven 13, ore 19.30 e 21.30, con: Saverio Bari, testi: Marco Ferrero, regia: Pierr Nosari, a cura di: Mo’ Better Football, produzione: Mo’ Better Football).
Nessuno più di Edgar Allan Poe è stato in grado di inchiodare anche in pochissime pagine le paure più profonde e le inquietudini più sofisticate che agitano la psiche umana. Il reading Le rivelazioni di un cuore nero. Racconti di Edgar Allan Poe offre un percorso fra diversi testi in cui Poe indaga le pieghe più oscure della psiche umana, anticipando di decenni le attuali direzioni di esplorazione della scienza e del progresso tecnologico (Modena, Fondazione Collegio San Carlo – Teatro, sab 14, ore 21.00, in scena: Stefania Delia Carnevali, Francesco Rossetti, Luca Zirondoli, Claudio Luppi, Daniele Rossi, a cura di: Collettivo squiLibri, in collaborazione con: InTendiamoci).
Stati di allucinazione, film di Ken Russell del 1980, costituisce uno degli esempi più luminosi della visionarietà del regista inglese, capace di creare un linguaggio marcatamente personale trasformando il cinema in strumento di liberazione dell’immaginazione e dell’inconscio. È l’occasione di rivedere un piccolo cult, in cui il ricorso alle nuove tecnologie degli effetti speciali offre la possibilità di trasformare il film in flusso ininterrotto di immagini psichedeliche (Carpi, Biblioteca multimediale Arturo Loria – Auditorium, sab 14, ore 21.00, a cura di: Biblioteca multimediale A. Loria).
Soundtracks – Musica da Film. Sonorizzazione dal vivo de Il Gabinetto del Dottor Caligari (Germania, 1920)propone al pubblico l’inquietante classico della cinematografia firmato da Robert Wiene: una pellicola simbolo del cinema espressionista tedesco, capace di gettare lo spettatore in un continuo gioco a scatole cinesi, asfissiante e distorto quanto le sue inquadrature e scenografie. La pellicola sarà sonorizzata dal vivo dagli artisti del progetto Soundtracks 2024 – FMaru Barucco (Live Electronics), Antonio Maria Rapa (Batteria), Lorenzo Saini (Violoncello/Synth), Alessandro Trabace (Violino), Lorenzo Valdesalici (Chitarra), accompagnati sul palco e nella scrittura delle musiche dallo special guest Stefano Pilia (Modena, Cinema Astra, sab 14, ore 20.30, special guest: Stefano Pilia, introduce: Stefano Boni, direzione artistica: Corrado Nuccini, a cura di: Centro Musica Comune di Modena, Collettivo Soundtracks 2024).
Psichedelia! Suoni, visioni e colori di una cultura moderna è un incontro, condotto dal giornalista Enzo Gentile e con interventi musicali della band Smallable Ensemble, che esplora i numerosi saperi e realtà artistiche che il movimento psichedelico ha intrecciato fra loro: dal rock alla grafica, dal cinema al teatro, estendendosi su una varietà di linguaggi che parte da San Francisco, sua capitale indiscussa, e da lì irradia invenzioni, intuizioni, opere di ogni genere, capaci di tramandarsi fino a noi e di influenzare intere generazioni (Carpi, Auditorium San Rocco, sab 14, ore 21.00, con: Enzo Gentile, interventi musicali: Smallable Ensemble, a cura di: Ufficio eventi e promozione economica, in collaborazione con: Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi).
Due serate dedicate a giardini sonori ed evasione dalla realtà con Tiratardi. Planet Earth is Blue, live music & dj-set. Venerdì Black Sagan e Gennaro Tesone (Almamegretta) esplorano la mente e i suoi stati di alterazione, attraverso vibrazioni psichedeliche; sabato Bassolino e Lou Pelle (Moninga) trasportano gli ascoltatori in un’esperienza stupefacente e coinvolgente con suoni provenienti da tutti gli angoli della terra (Modena, Giardini Ducali – Juta all’Orto, ven 13, ore 21.00-00.30, Blak Saagan Live + Almamegretta Dj Set in concerto, sab 14, ore 21.00-00.30, Bassolino + Lou Pelle (Moninga) in concerto, a cura di: Juta Cafè, in collaborazione con: Laika mvmnt).
Con La luna infelice. Mutazioni linguistiche a partire da Amelia Rosselli, la grande poetessa italiana viene messa a confronto con le esperienze poetiche più penetranti, non solo in senso psichico, dei maggiori autori di sempre: Dante, Eliot, Trakl, Sanesi, Montale. L’evento consta degli interventi di Massimo Scrignoli, Adhaesit pavimento anima mea, e di Raffaella Terribile, Surrealismo e automatismi psichici (Modena, Laboratorio di poesia, ven 13, ore 16.00–18.30, conduce: Carlo Alberto Sitta, produzione: Laboratorio di poesia).
Le avanguardie del Novecento hanno incarnato nell’arte tutti i dubbi, tutte le paure e tutte le angosce dell’uomo: così che sono nati l’Espressionismo, il Futurismo, il Dadaismo e il Surrealismo. Lo spettacolo Oggettivare il soggettivo. Un percorso tra le Avanguardie del Novecento consente agli spettatori di ripercorrere testi poetici e teatrali dell’epoca mettendo in luce come gli artisti abbiano conquistato la possibilità di usufruire di una nuova libertà nell’espressione delle proprie caratteristiche psichiche, consce e inconsce (Modena, Università per la Terza Età di Modena APS, dom 15, ore 16.00, regia: Valentino Borgatti, a cura di: Gruppo Teatrale UTE “Luigi Riccoboni”).
La mostra Le belle parvenze. Forme apollinee e pulsioni dionisiache indaga il tentativo di ripararsi dall’orrore attraverso l’arte, e analizza la simbologia del velo per chiarire come la serenità si conquisti solo in un confronto all’ultimo sangue con l’abisso dell’esistenza. A partire da questa simbologia, è stata sviluppata questa serie di opere realizzate a quattro mani, realizzate da Nevena Ivanovic Guagliumi e Francesco Zelotti in sinergia tra fotografia e pittura (Carpi, La Saletta Fondazione CR Carpi, ven 13 e sab 14, ore 9.00–23.00, dom 15, ore 9.00–21.00, Presentazione: sab 14, ore 19.00 alla presenza degli artisti, con performance musicale live e letture).
A cavallo fra Otto e Novecento, nuove inquietudini si sono impossessate del mondo, portando grandi musicisti ad avventurarsi su strade nuove, nel tentativo di indagare e comunicare i mondi interiori più segreti e irrazionali. In Musica e psiche tra Otto e Novecento. Travagli interiori e linguaggio musicale in Schumann, Wagner e Puccini, lo studioso Markus Georg Ophälders illustra questo itinerario, accompagnato dall'Orchestra del Conservatorio Vecchi-Tonelli diretta da Fabio Sperandio, e da Francesca Rinzullo (pianoforte) e Iolanda Massimo (soprano) (Modena, Teatro Comunale Pavarotti-Freni, ven 13, ore 21.00, con: Markus Georg Ophälders, a cura di: Modena Città del Belcanto e Conservatorio di Musica Vecchi-Tonelli di Modena e Carpi).
Al servizio del cinema. Il linguaggio musicale nelle scelte dei registi del Novecento è un concerto commentato, in cui Roy Menarini racconta come grandi musicisti del Novecento si siano cimentati nel rapporto tra linguaggio musicale e nuova arte cinematografica nel Novecento, prendendo casi emblematici di collaborazione come quelli tra Kubrick e Ligeti, Fellini e Rota, Hitchcock e Hermann. Ne emerge come lo stimolo cinematografico abbia piegato il linguaggio musicale su versanti originali per rappresentare la complessità della psicologia dei protagonisti. Sul palco, i gruppi cameristici degli studenti del Conservatorio Vecchi-Tonelli (Carpi, Teatro Comunale di Carpi, dom 15, ore 21.00, con: Roy Menarini, a cura di: Conservatorio di Musica Vecchi-Tonelli di Modena e Carpi).
In Quadro psichico. Laboratorio sui tormenti d’artista viene utilizzata una selezione di opere d’arte appartenenti al nostro patrimonio pittorico mondiale, i partecipanti danno vita a una performance in cui gli attori portano alla luce tormenti dei grandi pittori: dalla tela alla scena, esplorando i meandri della mente creativa e tormentata, dell’inconscio più profondo e surreale (Sassuolo, Teatro Rompianesi, dom 15, ore 16.00 e 18.00, a cura di: STED, coordinamento: Marco Marzaioli, Tony Contartese).
Si parla di allucinazione quando i sistemi di IA restituiscono un risultato incoerente rispetto al contesto e alle aspettative: ma cosa significa davvero, per una macchina, allucinare? Se da una parte significa scollegare una rielaborazione dalla realtà apparente a cui dovrebbe far riferimento, dall’altra può significare restituire una visione della realtà da un punto di vista inusuale. Il laboratorio La soglia dell’allucinazione. Errore, interpretazione o nuova creazione? conduce i partecipanti in una riflessione sul rapporto tra l’arte e la realtà, giocando con la storia dell’arte tra l’allucinazione artificiale e la lucidità possibile (Modena, Gruppo Panini Cultura, sab 14, ore 18.00 e 19.00, dom 15, ore 17.30 e 18.30, a cura di: Gruppo Panini Cultura).
La pretesa di addomesticare le paure inconsce e gli aspetti incomprensibili della realtà è al centro di Spettro riflesso. Lettura dinamica de Il fantasma di Canterville di Oscar Wilde. Una coinvolgente lettura a più voci per ragazzi (dai 9 ai 14 anni) ricrea, nello spazio scenico, le affascinanti atmosfere di un classico senza tempo, in cui il fantasma che infesta un maniero inglese si scopre terrorizzato dall’esasperante ottimismo e dal superficiale razionalismo degli inquilini americani (Sassuolo, Villa Giacobazzi, Biblioteca dei ragazzi Leontine, sab 14, ore 17.00, di: Quinta Parete – APS, regia: Enrico Lombardi, a cura di: Biblioteca dei ragazzi Leontine).
Nello spettacolo (per bambini dai 5 anni) Filafiaba. Passi selvatici di principi incantati, regine e savie madrine, vengono rinarrate tra specchi e riflessi, con musica dal vivo, tre fiabe classiche le cui radici affondano nei giardini della nostra stessa vita: la scoperta dell’ignoto, la ricerca del mistero, la trepidazione della suspense (Carpi, Palazzo dei Pio – Castello dei ragazzi – Cortile del Ninfeo, sab 14, ore 11.00 e 17.00, ideazione e regia: Monica Morini, collaborazione alla drammaturgia: Annamaria Gozzi, con: Lucia Donadio, Chiara Ticini, musica dal vivo:Gaetano Nenna, oggetti di scena: Franco Tanzi, a cura di: Il Castello dei ragazzi, in collaborazione con: Teatro dell’Orsa).
4. Spirito e assoluto
In questo quarto percorso tematico la psiche incontra l’orizzonte dell’infinito. È quello delle religioni, finalizzate a garantire all’anima un presente di serenità o un futuro di felicità eterna; è quello della spiritualità, che riconosce lo spirito come componente fondamentale, se non unico, dell’identità autentica dell’uomo. Grazie alla propria elevazione, la psiche attinge a conoscenze precluse al corpo, o ai profani, o alle moltitudini, di fatto trasfigurandosi. Tale elevazione viene conseguita tramite pratiche che possono essere puramente meditative oppure corporali: tra queste, spicca l’utilizzo di sostanze psicotrope, che connette i riti misterici dell’antichità alla psichedelia del Novecento.
4.1 Salvare l’anima
Nella tradizione cristiana, il concetto di salus indica tanto la salute fisica quanto la salvezza dell’anima, a cui garantire un futuro felice una volta liberata dal corpo. Tutte le religioni hanno ritenuto fondamentale questo obiettivo, alternandosi sul duplice effetto di migliorare la vita dell’uomo qui sulla terra e di renderla eterna dopo la morte.
Massimo Lagrotteria, uno tra i più sensibili e apprezzati artisti della scena contemporanea, dialoga con la tradizione scultorea ‘animando’ la paresi figurativa di un gruppo scultoreo del Quattrocento. Il lavoro del lutto. Di fronte al Compianto di Guido Mazzoniinteragisce con un capolavoro dell’arte sacra per indagare lo spazio simbolico in cui si colloca il lavoro di psiche (Modena, Chiesa di San Giovanni Battista, ven 13 e sab 14, ore 9.00–23.00, dom 15, ore 9.00–21.00, idea e Progetto: Maria Teresa Mori, curatrice: Cristina Muccioli, a cura di: ArteSì, in collaborazione con: Marzio Milioli Azimut, Presentazione: ven 13, ore 18.30 alla presenza dell’artista e della curatrice).
A Mutina, l’antica Modena del I secolo dopo Cristo, attorno al seppellimento di una bambina si realizza un rituale che congiunge anima e corpo. L’installazione Il filo d’amore e di sangue. Racconto immersivo di vita e morte a Mutina presenta una stanza immersiva che consente ai visitatori di vivere un’esperienza emozionante, sospesa sul filo che separa l’anima dalla concretezza delle cose (Modena, Palazzo dei Musei – Museo Civico, ven 13 e sab 14, ore 9.00-23.00, dom 15, ore 9.00-20.00, curatrice: Silvia Pellegrini, a cura di: Museo Civico di Modena, in collaborazione con: Scuola Holden, Presentazione: ven 13, ore 17.00).
Alla Confessione. Medicina per l’anima è dedicata una mostra che presenta materiali che danno testimonianza del percorso del penitente: dai manuali di disciplina spirituale e di pratiche devote alle istruzioni utili al cammino di penitenza e di acquisizione delle indulgenze. Una straordinaria testimonianza di come un complesso sistema di regole e di esercizi spirituali venne elaborato allo scopo di controllare la psiche della società e trovare un equilibro tra anima e corpo (Modena, Archivio storico diocesano di Modena Nonantola, ven 13, ore 15.00–20.00, sab 14, ore 10.00–20.00, dom 15, ore 10.00–19.00, curatrici: Federica Collorafi, Margherita Sarti, con la collaborazione di: Antonietta Notarangelo, Milena Ricci, a cura di: Archivio storico diocesano di Modena Nonantola, Presentazione: ven 13, ore 18.00).
La mostra Percorsi dell’anima. Dall’esame di coscienza alla risurrezione dei corpi presenta i diversi itinerari che l’anima è chiamata a compiere secondo la religione cattolica, attraverso gli oggetti cultuali e liturgici. Dal fonte battesimale al confessionale, dai libri di devozione spirituale agli oli crismali, dalle musiche di invocazione allo Spirito Santo all’iconografia della Risurrezione, viene illustrata la continuità della storia dell’anima umana dalla sua origine all’eternità (Carpi, Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola – Museo diocesano di arte sacra, ven 13 e sab 14, ore 10.00–23.00, dom 15, ore 10.00–21.00, curatori: Andrea Beltrami, Mauro Giubertoni, a cura di: Diocesi di Carpi, Museo diocesano “Cardinale Rodolfo Pio di Savoia”).
Il De imitatione Christi è stato il più grande bestseller religioso nella storia d’Europa, Bibbia esclusa. L’imitazione di Cristo e il canto gregoriano. Fra Spirito Santo e coscienza dell’uomo è uno spettacolo che propone la lettura di brani tratti da questo fondamentale testo ascetico medievale, accompagnato dall’esecuzione del Proprium di Pentecoste in canto gregoriano e della Spiritus Domini Rhapsody per pianoforte e coro, composta da Daniele Bononcini (Modena, Chiesa della Madonna del Voto, dom 15, ore 17.00, a cura di: Modena Musica Sacra APS).
Nella cultura sub–sahariana, il griot non è solo un bardo o un cantastorie: è il custode della memoria degli avi. Nella conversazione Ubuntu. One Health, One World si confrontano Mohamed Ba, noto griot africano, ed Edoardo Occa, antropologo testimone della vita quotidiana delle comunità africane, per mostrare come salute e malattia necessitino di un senso comunitario, in stretta relazione con l’Invisibile, dimensione insostituibile di una grammatica del vivere comune (Modena, Fondazione Collegio San Carlo – Teatro, dom 15, ore 19.00,a cura di: Medici con l’Africa Cuamm).
Claudio Centin presenta nella mostra Psyché. Soffio tangibile sculture realizzate con materiali di scarto, che mirano a concentrare lo sguardo dei visitatori sulla materialità del soffio vitale e a portare alla luce l’essere che sottostà ai corpi. Un sostrato da indagare e sperimentare, per muoversi nella realtà in modo tale che l’esistenza – individuale e collettiva – risulti quanto più coerente e pregna di senso (Modena, Bottega d’arte, ven 13–dom 15, ore 9.00–20.30, a cura di: Associazione Evangelica Formiginese).
4.2 Congiungersi all’universo
Un’interpretazione sempre più prevalente vede l’uomo non come un animale eccezionale, isolato rispetto alle altre specie, ma come perfettamente integrato all’interno dell’universo. La particella che ci mette in contatto con esso è proprio la nostra psiche, attraverso cui possiamo connetterci con l’assoluto e con l’infinito.
Il rapporto fra uomo e animale è caratterizzato dalla diversa concezione di sé che l’uomo si arroga, attribuendosi un ruolo privilegiato, ed esterno alle specie animali, a causa della sofisticazione della propria coscienza. Con la mostra A terra tra gli animali. In dialogo con le collezioni, l’artista Marina Caneve esplora le ambiguità insite nel ruolo di dominio che l’uomo esercita sulla natura e le tensioni che emergono dalla sua relazione con gli altri animali (Modena, FMAV to AGO – Palazzo Santa Margherita, ven 13 e sab 14, ore 9.00–23.00, dom 15, ore 9.00–21.00, curatore: Daniele De Luigi, produzione: FMAV to AGO, col sostegno di: Direzione Generale Creatività Contemporanea Ministero della Cultura, bando Italian?Council).
Collegata a questa mostra, la conversazione Presenze animali. Tracce, rotte e paesaggi comuni tra umani e non–umani vede l’artista Marina Caneve e la filosofa Serenella Iovino dialogare sugli animali: presenze in carne e ossa che come tali si muovono, spesso dirigendo le loro traiettorie attraverso paesaggi che si sono evoluti distaccandosi dalla loro e dalla nostra anima animale (Modena, Palazzo Solmi – Cortile, dom 15, ore 16.00, a cura di: FMAV to AGO).
Musica e arti visive vengono riunite in un’unica installazione immersiva in Trama muta. Prospettive multisensoriali di sinfonie audio–visive. Quattro sintetizzatori melodici generano un tappeto sonoro che, con il supporto di un video audio–reactive, crea un avvolgente ambiente multisensoriale, scandito da un ritmo che evoca emozioni universali. Un’installazione puramente performativa, che sembra scorrere su un altro piano temporale e circonda il visitatore con un fitto intreccio audiovisivo (Modena, Consorzio Creativo Associazione culturale, ven 13–dom 15, ore 10.00–21.00, curatrici: Giulia Baraldi e Giulia Benedetti; a cura di: Consorzio Creativo; sound design: R:In, Presentazione: ven 13, ore 19.30 alla presenza delle curatrici, con live–performance musicale del duo R:In).
Il reading Sulle ali di Psyche. Lettura poetica in musica dei Poemi conviviali di Giovanni Pascoli presenta al pubblico la lettura di una selezione di poesie – fra cui Psyche, La civetta e L’etera – collocata all’interno di una cornice in cui si compara la presenza del tema della psiche fra mondo greco e versi di Pascoli. Il reading è accompagnato dall’arpa celtica, strumento spirituale per eccellenza, con musiche originali (Modena, Palazzo Santa Margherita – Cortile, sab 14, ore 21.30, introducono: Elena Borelli, Roberta Cavazzuti, letture: Daniele Sirotti, musiche: Vanessa Gerkens, Marianne Gubri, Giovanni Tadini, Arpa celtica: Arianna Mornico, a cura di: IDEAS4U).
Nella performance Sulla verticale. La sospensione come ascesa dell’anima, la città diventa un laboratorio di creatività, dove corpi che si sollevano in volo sfidano con grazia la gravità, il movimento diventa una poesia senza parole, narrando una storia in cui ogni capitolo è un passo verso l’alto. Sospesi nell'aria, gli artisti danzanti diventano poeti del vuoto, narratori di storie, guidando il pubblico in un viaggio emotivo verso le vette dell’esperienza umana (Modena, Piazza Mazzini, ven 13, ore 19.30, a cura di: Arte Equilibra).
Il percorso musicale Ologramma. “Sogna ragazzo sogna” e non cambiare un verso della tua canzone prende le mosse dal senso di isolamento degli hikikomori, per poi seguire le tracce di Omero – che si appella alla musa affinché lo ispiri – fino alle pagine di Vittorino Andreoli, di Umberto Galimberti, di Philippe Descola. Il programma spazia da Dolly Parton a Franco Battiato, da Vasco Rossi a Michael Jackson (Modena, Palazzo Santa Margherita – chiostro, dom 15, ore 18.00, Direttrice: Roberta Frison, Testi e regia: Carlo Stanzani, a cura di: CEMU–OLOGRAMMA–APS Polo Espressivo Inclusivo, Istituto MEME Modena – Università Popolare “Gregory Bateson”).
Il laboratorio (per bambini dagli 8 anni) Plant sitting. Scoprire il mondo delle piante e prendersene cura consente ai bambini di osservare da vicino le reazioni delle piante, così da imparare e prendersene cura e a creare, attraverso la realizzazione di un terrario, un ambiente confortevole per loro, sotto la guida del plant sitter Enrico Rossi, in arte Green Heart Geek (Modena, Biblioteca civica Antonio Delfini – sala conferenze – Palazzo Santa Margherita, dom 15, ore 10.00 e 11.30, con: Enrico Rossi, a cura di: Biblioteca Civica Antonio Delfini).
Mostre, installazioni, musica e spettacoli: i riflessi della psiche
1. Io e noi (a questo link)
1.1 Costruzione del sé interiore (a questo link)
1.2 Anime in relazione (a questo link)
2. Coscienza e percezione (a questo link)
2.1 Cervello, mente e corpo (a questo link)
2.2 L’anima delle cose (a questo link)
3. Salute mentale e dinamiche psicologiche
3.1 Disagio e benessere
3.2 Inquietudini e follie
4. Spirito e assoluto
4.1 Salvare l’anima
4.2 Congiungersi all’universo
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