Per il settimo anno consecutivo, anche nel periodo di lock-down, il festivalfilosofia ha coinvolto gli istituti scolastici del territorio per il Progetto Clip, brevi videoletture di brani di classici del pensiero che costituiscono un’“antologia” sul tema della prossima edizione, “macchine”
Sono online i 52 videoclip sul tema della prossima edizione del festivalfilosofia, “macchine”. Nella sezione Progetto Clip, è possibile guardare e ascoltare le studentesse e gli studenti degli Istituti di Modena, Pavullo, Sassuolo che interpretano, nelle cornici delle 3 città, brani di Sofocle, Bacone, Galilei, Cartesio, Spinoza, La Mettrie, Leopardi, d’Alembert e Diderot, Leibniz, Bergson, Kant, Marx, Simone Weil, Pirandello, Mary Shelley, Isaac Asimov, Searle, Popper, Turing, solo per citare una parte dei 49 autori selezionati. I 52 videoclip esaltano aspetti storici, teorici, filosofici e letterari di tematiche centrali dell’edizione del ventennale del festivalfilosofia, come ad esempio il lavoro, l’automazione, le arti, le tecniche, le macchine, la coscienza e l’intelligenza artificiale.
Hanno partecipato a questo progetto, che si ripete per il settimo anno, sette Istituti scolastici: l’Istituto Cattaneo-Deledda, i Licei Muratori-San Carlo, Tassoni e Wiligelmo di Modena, il Liceo Formiggini di Sassuolo e, per il secondo anno consecutivo, l’Istituto Marconi e il Liceo Cavazzi-Sorbelli di Pavullo nel Frignano. In rappresentanza di 24 classi, sono stati coinvolti nella realizzazione dei video più di 180 studentesse e studenti, in qualità di lettori, operatori di ripresa e montaggio.
Orientati dal festival, classi o gruppi ristretti di studenti hanno scelto assieme ai loro insegnanti opere e brani nei quali il tema “macchine” è trattato in modo significativo, presentando anche traduzioni originali dei testi, per realizzare infine i video, coadiuvati dai registi dello STED di Modena.
Particolarmente importante il lavoro svolto quest’anno dagli studenti nel periodo di lock-down, insieme ai docenti e allo staff del festival: gli studenti si sono infatti messi in gioco, con l’aiuto dei registi dello STED, garantendo la loro partecipazione e quindi la conclusione delle attività anche da casa, in modalità a distanza. Sono state così ripensate le modalità di lettura, interpretazione, ripresa e montaggio dei video, trovando soluzioni creative con il contributo attivo delle scuole.
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