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Stefano Rodotà (1933 - 2017), già Presidente dell’Ufficio del Garante per la protezione dei dati personali, è stato professore emerito di Diritto civile presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Ha studiato l’irruzione della tecnologia nella vita democratica, sottolineando la complessità del rapporto tra sfera privata e sfera pubblica: in particolare per quanto riguarda la bioetica, la privacy, l’accesso all’informazione e la responsabilità della scienza. Tra i suoi libri recenti: La vita e le regole. Tra diritto e non diritto (Milano 2006); Ideologie e tecniche della riforma del diritto civile (Napoli 2007); Perché laico (Roma-Bari 2009); Diritti e libertà nella storia d’Italia. Conquiste e conflitti, 1861-2011 (Roma 2011); Elogio del moralismo (Roma-Bari 2011); Il diritto di avere diritti (Roma-Bari 2012); Il terribile diritto. Studi sulla proprietà privata e i beni comuni (Bologna 2013); La rivoluzione della dignità (Napoli 2013); Il mondo nella rete. Quali i diritti, quali i vincoli (Roma-Bari 2014); Solidarietà. Un’utopia necessaria (Roma-Bari 2014).
Ultimo aggiornamento profilo: 2015
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